ORSO UCCISO A PETTORANO, LA CASSAZIONE CONFERMA CONDANNA PER PENSIONATO ENEL

Niente da fare per Antonio Centofanti, l’operaio Anas in pensione, che nel settembre del 2014 prese a fucilate un orso davanti al pollaio della sua abitazione ferendolo a morte. Ieri, la Corte di Cassazione, ha rigettato il ricorso promosso contro la sentenza della Corte di Appello di L’Aquila dall’uomo, che nel luglio 2020 era stato condannato in sede civile per l’uccisione dell’orso con un fucile da caccia a Pettorano sul Gizio. Viene così confermata la sentenza di condanna a risarcire il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il WWF, la LAV, ProNatura e Salviamo l’Orso. “Siamo molto soddisfatti per la decisione della Corte” dichiara Dante Caserta, Vice Presidente del WWF Italia che aggiunge: “Al di lа della vicenda specifica e della persona coinvolta, si tratta di una conferma importante che deve far capire a tutti che la tutela della fauna altamente protetta come l’Orso bruno marsicano non può essere messa a rischio da comportamenti irresponsabili o addirittura criminali”. Va ricordato che sul piano penale l’imputato era stato assolto in primo grado mentre in secondo grado il ricorso della Procura era stato dichiarato inammissibile.