CONSIGLIO COMUNALE: ACQUISITA LA CASERMA BATTISTI, ALLARME PER IL FUTURO DEL “MORANDI -DE NINO”

E’ stata votata all’unanimità la proposta della giunta comunale di acquisire la proprietà dell’ex caserma “Cesare Battisti”. E’ stata questa una delle delibere, quasi tutte votate all’unanimità, che il Consiglio comunale ha adottato nella seduta di questa mattina. Alla soddisfazione espressa dall’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Goti, ha fatto però riscontro l’invito alla concertazione venuto dal capogruppo consiliare di Forza Italia, Luigi La Civita. “Il voto unanime di questo consiglio deve spronare tutti, giunta, maggioranza e minoranza, a decisioni condivise sulla destinazione da dare all’ex caserma, valorizzando l’edificio nell’interesse della città, per soluzioni strategiche” ha precisato La Civita. Altro sito militare, quello un tempo adibito a Polveriera, lungo la via di Introdacqua, sarà acquisito dal Comune, con voto consiliare unanime. All’unanimità è stata approvata anche la nascita di una Centrale unica di committenza per acquisto di beni e servizi tra i Comuni di Sulmona e Pratola Peligna, come del resto imposto dalle normative vigenti in materia. Non ha avuto invece voto unanime la variazione al Programma triennale delle opere pubbliche per un milione e 100mila euro, approvata con l’astensione del consigliere comunale Alessandro Lucci, per la messa in sicurezza dell’edificio scolastico Lombardo-Radice. Sono fondi stanziati dalla Regione. Con tre astensioni ed un solo voto contrario è stata approvata anche la localizzazione, in via XXV Aprile, di un nuovo plesso scolastico. E a proposito di scuola un nuovo allarme è stato lanciato dal consigliere comunale Gianfranco Di Piero sulle sorti dell’Istituto tecnico commerciale e per geometri “De Nino-Morandi”. Riecheggiando timori espressi di recente dal consigliere Enea Di Ianni in commissione, Di Piero non ha nascosto “il timore che l’istituto, oggi ospitato nell’edificio dell’Itis di Pratola, non faccia più ritorno a Sulmona”. Di Piero lo ha detto presentando una sua interrogazione al sindaco Giuseppe Ranalli. Il sindaco, ricostruendo l’intera vicenda, ha ribadito le sue accuse sia verso l’amministrazione provinciale, allora guidata dal presidente Antonio Del Corvo, sia verso il dirigente del Polo scolastico scientifico-tecnologico, Massimo Di Paolo, che favorirono la soluzione del trasferimento a Pratola, nonostante soluzioni alternative proposte all’epoca. Oggi intanto l’obiettivo è quello di una immediata ripresa dei lavori all’edificio di piazza Capograssi con il dissequestro della struttura da parte della Procura della Repubblica dell’Aquila, che ha avviato un’inchiesta sul caso dei lavori post sisma in quel plesso scolastico. Di Piero inoltre ha segnalato i disagi lamentati dagli studenti pendolari sulmonesi per l’insufficienza del servizio di trasporto, che costringe molti di loro a viaggiare in piedi sull’autobus o a preferire l’uso del mezzo privato. Il resto della mattinata ha impegnato l’assise civica in interpellanze e interrogazioni riguardanti i contenziosi del Comune, la riorganizzazione della macchina amministrativa, le celebrazioni per il 60° anniversario della morte di Giuseppe Capograssi e tre domande di attualità, tra cui una riguardante la drammatica vertenza 3G, di cui riferiamo a parte.

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