
LITE IN PRONTO SOCCORSO ARRIVANO I CARABINIERI
Sono dovuti arrivare i carabinieri per riportare la calma all’ospedale di Sulmona a seguito di una lite scoppiata in pronto soccorso. Protagonisti un 72enne del posto e un operatore sanitario che ha chiamato i carabinieri dopo che l’anziano ha dato in escandescenza. Il fatto è avvenuto nella mattinata di ieri. Il 72enne si era recato in ospedale, ieri poco prima dell’alba, per un dolore al torace. Sottoposto a tutti gli accertamenti e ai prelievi di routine, è stato tenuto sotto osservazione fino alle 11 quando ha deciso di firmare le dimissioni, stanco di aspettare la consulenza cardiologica. «Toglietemi tutto, meglio rivolgersi a un privato, perché voi non siete in grado di gestire la situazione», ha detto il paziente al personale del pronto soccorso. Poi i toni si sono alzati e ne è scaturito un battibecco tanto che il 72enne ha richiesto l’intervento dei carabinieri sul posto.
«Andrò a fondo alla questione», ha detto il 72enne, mentre dall’ospedale spiegano di aver soltanto cercato di calmare il paziente e di aver seguito tutte le procedure previste in questi casi.
Parte del personale è convinto che l’ospedale è di loro proprietà, lasciata loro dai genitori, e, non si rendono conto che sono dipendenti di tutti quegli utenti che, sempre parte di loro, tratta come persone andate lì giusto per dargli fastidio.
Ricordo a quella parte marcia, che i loro stipendi sono pagati dalle tasse dei molestatori e che a loro dipendenti è fatto obbligo di tenere un comportamento adeguato al loro ruolo, e di mantenere la calma, senza giocare a sentirsi Dio in terra.
Salvo, il personale retto e responsabile che spesso e purtroppo ha a che fare con le altrui mattità, forza ragà .