LA VERITÀ SULLA CENTRALE DI SULMONA: I COMITATI CITTADINI SFIDANO SNAM

Continua il braccio di ferro tra i Comitati cittadini per l’ambiente, il Coordinamento No Hub del Gas e Snam, la multinazionale del fossile. In una recente nota, i comitati hanno risposto duramente al comunicato della Snam, accusandola di diffondere informazioni false e ingannevoli.

Accuse di mancata trasparenza

Secondo i Comitati, Snam afferma di operare in “trasparente raccordo con le amministrazioni locali”, un’affermazione che viene contestata con forza. “Niente di più falso: in venti anni i dirigenti e i tecnici della Snam hanno accettato di incontrare l’amministrazione comunale e i cittadini di Sulmona una sola volta, nel 2009”, si legge nella nota. I Comitati invitano pertanto i responsabili della società a un confronto pubblico nella città di Sulmona, lasciando a loro la scelta di data e luogo.

La verità sull’autorizzazione alla centrale

Ancora più significativa è la denuncia riguardante l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio della centrale di Sulmona. Contrariamente a quanto sostenuto dalla Snam, i Comitati affermano che con il decreto direttoriale del 14 luglio 2023, firmato da Marilena Barbaro, sono stati prorogati solo i termini della pubblica utilità e del vincolo preordinato all’esproprio, ma non l’avvio dei lavori di costruzione della centrale. Quest’ultimo termine è scaduto il 7 marzo 2023. I Comitati sostengono che il cantiere, allestito il 1° marzo 2023, sia solo un espediente per evitare la decadenza dell’autorizzazione a costruire.

L’inutilità della centrale e del metanodotto

La nota prosegue con un’analisi critica sulla necessità e strategicità della centrale e del metanodotto Linea Adriatica. I dati citati dalla stessa Snam mostrano una diminuzione significativa del consumo di gas in Italia, passato da 86,2 miliardi di metri cubi nel 2005 a 61,5 miliardi nel 2023, con un ulteriore calo previsto. “Oggi le importazioni di metano dalla Russia sono quasi azzerate e l’Italia, nonostante non esista né la centrale né il metanodotto Sulmona-Minerbio, non ha alcun problema di approvvigionamento di gas”, sottolineano i comitati, evidenziando l’inutilità del progetto.

I costi elevati di un sogno irrealizzabile

Il progetto della Snam di diventare un “hub del gas” viene descritto come un sogno irrealizzabile, che rischia di costare caro agli italiani. I Comitati criticano l’enorme sperpero di denaro pubblico, stimato in 2 miliardi e 500 milioni di euro, che potrebbe invece essere destinato allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e alla messa in sicurezza del territorio contro gli eventi meteo estremi causati dal cambiamento climatico.

Mobilitazione dei cittadini

In assenza di interventi da parte delle autorità, i comitati annunciano un’azione simbolica per domenica 26 maggio alle 11. Al termine di un flash mob teatrale, i cittadini intendono mettere i sigilli all’illegale cantiere aperto dalla Snam a Case Pente di Sulmona.

I Comitati cittadini per l’ambiente e il Coordinamento No Hub del Gas si dichiarano pronti a continuare la loro battaglia per la trasparenza e la giustizia ambientale, sfidando la Snam su tutti i fronti e chiamando la cittadinanza a unirsi alla loro causa. (d.v.)

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