RAVE PARTY DI RAIANO, INIZIATO IERI IL PROCESSO PER OTTO PERSONE

Sono accusati di aver forzato le serrature e aperto i cancelli dell’ex fabbrica di ceramiche Saba di Raiano per organizzare il rave party di Halloween. Ieri otto giovani, dai 25 ai 41 anni di età, tutti provenienti da fuori regione, ieri sono comparsi, a distanza di cinque anni dai fatti contestati, davanti al giudice per rispondere ai reati di deturpamento e imbrattamento di cose altrui e danneggiamento. Si Tratta di Valerio Maturi, 29 anni di Roma, Luis Alejandro Frau, 35 anni originario  del Cile, Anna Lisa Concas, 26 anni di Bremen, Roberto Verardi, 46enne di Ventimiglia, Diego Schatta, 42 anni di Genova, Giulia Merlo, 26enne di Cirié in provincia di Torino, Luigi Acciari 40 anni di San Benedetto del Tronto e Matteo Carnesecchi, 35 anni di Frosinone.

I fatti risalgono al 31 ottobre 2017. Oltre 300 giovani provenienti da tutta Italia si erano ritrovati nel capannone abbandonato dell’ex fabbrica di mattonelle per ballare tutta la notte e, secondo i carabinieri che hanno seguito le indagini, per concedersi degli eccessi. La zona era stata subito presidiata dalle forze dell’ordine che sin delle prime ore del mattino seguente avevano attivato posti di blocco all’uscita del capannone. Un modus operandi che consentì di identificare buona parte dei partecipanti al Rave, arrivati da ogni parte d’Italia e perfino dall’estero per dare vita ad una manifestazione musicale autogestita, caratterizzata, sempre secondo le accuse, dall’abuso di alcol e sostanze stupefacenti. Davanti alle domande delle divise, alcuni giovani si difesero spiegando che in realtà si trattava di una protesta contro l’amianto. Nel corso delle indagini preliminari i carabinieri hanno esaminato le diverse posizioni dei giovani che avrebbero organizzato il rave, fino a individuare gli otto finiti sotto processo. Ieri la prima udienza del giudizio.