DONNA MORTA PER LEGIONELLA, LA PROCURA APRE UN FASCICOLO
Dopo la denuncia dei familiari, la Procura della Repubblica di Sulmona ha ufficialmente aperto un fascicolo sulla morte della ex parrucchiera, Luciana Pantaleo, deceduta a soli 64 anni nel policlinico Umberto I di Roma dopo aver contratto una grave infezione da Legionella. La conferma che è stato il batterio assassino ad uccidere la donna è arrivata la causa dalla scheda Istat rilasciata dai medici dell’ospedale romano che è stata acquisita insieme alla documentazione medica, dal sostituto procuratore Edoardo Mariotti, titolare dell’inchiesta. Al momento non risultano persone iscritte sul libro degli indagati, ma le indagini vanno avanti per scoprire eventuali responsabilità sulla morte della donna. L’inchiesta è scaturita dalla denuncia querela contro ignoti, presentata a metà gennaio dalla famiglia della 64 enne, che ha chiesto alla Procura di fare chiarezza sulla vicenda e stabilire se vi sono state responsabilità o eventuali imperizie e omissioni sulle procedure adottate nella fase di installazione della caldaia da parte dell’Ater proprietaria dell’appartamento in cui viveva la donna insieme alla sua famiglia. Secondo le accuse la legionella sarebbe stata contratta nel bagno di casa e più precisamente nel soffione della doccia. Teso confortata dall’altro caso di Legionella che si è verificato nello stesso periodo, in un altro appartamento della stessa palazzina e che ha riguardato un’altra donna miracolosamente scampata agli effetti mortali dell’infezione. Il Comune denominatore dei due casi è stata proprio la sostituzione della caldaia avvenuta nel mese di settembre, poco prima che si verificassero i due casi di Legionella. Ora spetterà alla procura scoprire le eventuali responsabilità.