CORONAVIRUS, ALTRI CONTAGI NELL’OSPEDALE DI SULMONA E QUATTRO NUOVI RICOVERI

Altri contagi in ospedale e altri quattro ricoveri di cui tre in rianimazione. E’ stata un’altra giornata impegnativa per gli operatori sanitari con i trasferimenti scattati per i pazienti che hanno stazionato nell’area triage dell’ospedale di Sulmona. Un anziano sulmonese è stato trasportato questa notte nell’ospedale di Foligno per il ricovero in terapia intensiva. Anche lui pare con patologie pregresse come il 47enne di Sulmona che ricoverato in rianimazione nello stesso presidio ospedaliero. In mattinata è scattato invece il ricovero di una 70enne della Valle Subequana che era stata dimessa presso il proprio domicilio dopo gli accertamenti eseguiti nell’ospedale di Sulmona. Le condizioni di salute della donna sarebbero peggiorate nelle ultime ore tanto da rendere necessario il trasferimento nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, sempre in rianimazione. Stessa sorte per una 71 enne di Sulmona che è stata trasferita nel primo pomeriggio nella rianimazione Covid dell’ospedale di Pescara. Salgono a cinque i ricoveri in terapia intensiva per l’area peligno-sangrina mentre nella lista dei pazienti in ospedale si è aggiunge un’altra persona, ricoverata nel pomeriggio all’ospedale di Chieti non in terapia intensiva. Al momento due pazienti restano in osservazione nell’ex pronto soccorso più un altro in attesa nell’area triage. Sempre in giornata è risultata positiva al tampone rapido un’operatrice sanitaria del reparto di chirurgia che si trova ora in sorveglianza attiva e seguirà la terapia domiciliare, in attesa del riscontro del tampone molecolare. Nel pronto soccorso di via Montesanto, invece, era stata ricoverata una donna straniera positiva al tampone rapido nella shock room con pressione negativa. Dopo essere stata sottoposta al tampone molecolare è stata dimessa presso il proprio domicilio. Ma i ricoveri in quella stanza, seppur fuori protocollo, stanno diventando una consuetudine. Vista la delocalizzazione dell’area triage rispetto all’ospedale non è sempre facile rispettare tutti i percorsi proprio per limitare la diffusione del contagio da Covid.