L’ABRUZZO INTERNO E IL “FUTURO IN AGGUATO”, INCONTRO A RAIANO SU CRISI E RINASCITA

Lo spopolamento dell’Abruzzo interno, è uno dei segni della crisi che da anni aggredisce questa parte del territorio regionale, quello degli spendidi borghi, e dei paseaggi mozzafiato. Sarà anche il segno di un destino ineluttabile o vi sono speranze per invertire la rotta? A questo interrogativo tenterà una risposta l’incontro pubblico che si svolgerà sabato prossimo, 7 dicembre, alle 17.30, nella sala consiliare del Comune di Raiano. L’incontro dal tema suggestivo, “il Futuro in agguato”, è organizzato dal Centro studi e ricerche Benni e Di Biase. Interverranno Michela Venditti Santilli, docente di Economia aziendale, e Alessandro Sarra, docente di Economia delle imprese, entrambi dell’Università D’Annunzio Chieti – Pescara.  “La situazione, anche del nostro territorio è da questo punto di vista preoccupante – spiega il presidente del Centro Studi Salvatore Fonte -, solo a Raiano siamo passati da 3.000 a 2.700 abitanti in sette anni. I giovani vanno via, quelli che fanno l’università, poi non tornano più, anche se risultano residenti nel nostro comune”. “Stanno terminando anche i lavori di ricostruzione post sisma – aggiunge Fonte -,stanno man mano esaurendosi e con l’edilizia completamente al palo le prospettive non sono rosee. Nel convegno tenteremo attraverso l’analisi approfondita del fenomeno, di individuare le azioni concrete che si possono da subito mettere in campo per invertire la tendenza, a livello comunale, regionale e anche di governo centrale”. Dal rapporto dell’economista Aldo Ronci, sulmonese, l’Abruzzo dal 2014 ha perso 22.359 abitanti, e decresce dell’1,68% con un’intensità pari a due volte e mezzo la flessione dello 0,7% registrata  negi altri territori italiani. L’erosione demografica è più accentuata elle province di L’Aquila e Chieti. Le previsioni non fanno ben sperare: nel periodo gennaio-maggio 2019 si è rilevata una flessione di ben 3.511 abitanti che fa prevedere per l’anno 2019 una flessione di ben 8.000 abitanti. In quattro anni Sulmona ha perso 1.108 abitanti, equivalenti al 4,4% la più alta rilevata in Abruzzo.Dato davvero allarmante è poi la perdita dei giovani laureati: l’Abruzzo è al primo posto tra le regioni italiane interessate da questo fenomeno di emigrazione, con una percentuale del 35%. Gli abruzzesi si trasferiscono nelle regioni del Nord, ma anche in quelle del centro, prevalentemente nel vicino Lazio che è la seconda regione di destinazione degli emigranti dalle regioni del Mezzogiorno.