SOPRALLUOGO DELLA PROCURA NEL CANTIERE SNAM PER VERIFICA SU AMBIENTE E LEGALITÀ

Ispezione nel cantiere Snam a Case Pente di Sulmona, questa mattina, da parte del procuratore capo del Tribunale di Sulmona, Luciano D’Angelo, e del dirigente del locale commissariato, Stefano Bortone. E’ quanto riporta l’agenzia di stampa LaPresse. Il sopralluogo, protrattosi per più di un’ora, ha coinvolto un’attenta esplorazione dell’area destinata alla realizzazione di una centrale di spinta del gas naturale e del passaggio del metanodotto Sulmona-Foligno, componenti fondamentali dell’ambizioso progetto noto come ‘Linea Adriatica’.

L’obiettivo primario di questa iniziativa è garantire un sicuro e affidabile approvvigionamento energetico per il Paese, attraverso il trasporto del metano proveniente dall’Azerbaijan fino al Nord Europa. Tuttavia, la natura strategica di queste opere non ha mancato di suscitare dibattiti e controversie, soprattutto in relazione agli impatti ambientali e alla salvaguardia del territorio circostante.

Il 28 aprile scorso, il sito del cantiere è stato teatro di una protesta organizzata da ambientalisti, i quali hanno manifestato il loro dissenso nei confronti degli scavi in corso. L’azione è stata accompagnata dalla denuncia del presunto ritrovamento di reperti archeologici nel sito, sollevando ulteriori preoccupazioni riguardo alla tutela del patrimonio storico e culturale della regione. In risposta a tali accuse, gli attivisti hanno presentato due esposti in Procura: uno relativo al progetto stesso e l’altro riguardante i lavori in corso nel cantiere.

Nel corso di questa operazione di ispezione, il procuratore e il commissario si sono confrontati direttamente con il responsabile del cantiere, analizzando da vicino ogni aspetto della situazione e raccogliendo informazioni cruciali per valutare eventuali questioni legali e ambientali.

L’incontro tra le istituzioni e i rappresentanti del cantiere Snam assume un’importanza fondamentale nell’ottica di garantire il rispetto delle normative vigenti e la tutela degli interessi della comunità locale. L’equilibrio tra lo sviluppo infrastrutturale e la salvaguardia dell’ambiente rappresenta una sfida cruciale per il futuro del nostro Paese, e in questo contesto, la vigilanza delle autorità competenti si rivela indispensabile per assicurare una gestione responsabile delle risorse e una convivenza armoniosa tra progresso e sostenibilità.

Domenico Verlingieri

3 thoughts on “SOPRALLUOGO DELLA PROCURA NEL CANTIERE SNAM PER VERIFICA SU AMBIENTE E LEGALITÀ

  • Nonostante abusi certificati al Cogesa e Snam, niente sarà fatto perché la magistratura e procura non funzionano.
    Inutile illudersi dell’ennesima verifica di cose che già sanno ma si spera che arrivi un tsunami di rammarichi e te l’avevo detto.

    Risposta
  • Per quanto riguarda il cantiere snam, aperto senza i dovuti permessi… dico, che era ora che si interessassero le istituzioni competenti…

    Risposta
    • Il cantiere Snam è abusivo dal 7 marzo 2023, giorno in cui è scaduta l’autorizzazione.
      La Snam avrebbe dovuto adempiere a 22 prescrizioni “ante operam” cioè prima dell’inizio dei lavori.
      Quasi tutte fatte, invece, dopo la scadenza dell’autorizzazione e, a distanza di più di un anno, ancora non si è adempiuto completamente a tale impegno.
      La legge dovrebbe essere uguale per tutti, anche per la Snam, spero che la Procura esamini bene il caso e riscontrando l’abuso blocchi un’opera inutile che ha già fatto scempio di un centinaio di tombe dell’antico popolo peligno.
      È necessario che la zona diventi un parco archeologico.
      La sovraintendenza dei beni archeologici aveva negato l’autorizzazione a Toto, che in quella zona voleva realizzare un cementificio. Finora tace. Il Comune potrebbe sollecitarla ad agire, lo ha fatto?

      Risposta

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