ANVERSA, L’ULTIMA SCRITTA MUSSOLINIANA SARA’ SALVATA

La ristrutturazione e messa in sicurezza di antichi edifici lascerà intatta l’ultima scritta murale dell’era fascista ad Anversa. “La classe lavoratrice è la potenza, la speranza, la certezza dell’avvenire d’Italia” si legge nell’ultima scritta rimasta intatta, mentre il ponteggio dei lavori al via viene montato. L’assicurazione che quell’ultima testimonianza storica non sarà cancellata viene dall’ingegnere Alfonso La Civita, che per il Comune di Anversa cura le pratiche sui lavori riguardanti il dopo-terremoto, tranquillizzando quei cittadini che in questi giorni avevano espresso preoccupazioni per la cancellazione di una di quelle scritte che un tempo, soprattutto nei paesi, rappresentavano la “voce” del regime mussoliniano, accanto alla radio e ai discorsi del duce dallo storico balcone di palazzo Venezia. Come attestano gli storici del periodo fascista “le scritte mussoliniane furono uno dei principali strumenti di propaganda durante il regime fascista. Fu un canale largamente funzionante quello dei motti mussoliniani epigrafati con solennità grafica su edifici pubblici e privati, facciate rappresentative, ma anche su muri qualsiasi, cinte e cascinali. Un canale di propaganda disponibile anche per quegli strati sociali della popolazione che non avevano accesso alla stampa, una forma di propaganda tutt’altro che marginale”. “Quelle scritte, a prescindere dal periodo storico, fanno parte da novant’anni, dagli anni Venti, ormai del contesto del nostro paese e per solo per questo vanno salvate” afferma il sindaco Gianni Di Cesare.”Nulla di politico nè di nostalgico nella nostra iniziativa di chiedere la conservazione di quelle scritte – precisa Giorgia Di Cesare, consigliere comunale – la nostra premura, condivisa da tanti cittadini, anche non residenti, è solo quella di conservare queste scritte che dal ventennio in poi hanno fatto parte del contesto del nostro paese”. La stessa Giorgia Di Cesare, che ha promosso l’iniziativa anche sui social, ricorda che una decina d’anni fa l’università D’Annunzio di Pescara avviò una ricerca su queste scritte, per salvaguardarne l’esistenza come reperto storico. Fino a pochi anni fa le scritte mussoliniane ad Anversa  erano numerose. Ultimamente sia per la loro vetustà che per lavori del dopo-terremoto sono andate via via scomparendo. L’ultima sarà salvata.