DROGA, TRADITI DALLA CHAT UN ARRESTO E SETTE DENUNCE

E’ attraverso le chat di “Whats App” che i carabinieri di Pacentro hanno scoperto lo smercio di droga  anche fuori dalle scuole della Valle Peligna. E’ stato arrestato  F.R., 21enne di Pacentro, mentre sono stati denunciati quattro giovani (B.M., 18 anni, D.C.M.N., 20 anni, L.F., 23 anni; M.A., 22 anni) e tre minorenni, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.  Tutto era cominciato lo scorso 30 ottobre, quando il 21enne era stato arrestato dai militari  per  detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti,  sorpreso con uno spinello già confezionato, due dosi di hashish e di una dose di marijuana, nascosti sotto il sedile dell’auto che stava guidando, come spiegano i carabinieri, i quali, poi, insospettiti, perquisendo la sua abitazione  hanno rinvenuto ulteriori 17 grammi di marijuana e 62 grammi di hashish nonché 2 bilancini di precisione  e materiale presumibilmente utilizzato per il confezionamento delle singole dosi.  Il ragazzo, espletate le formalità di rito è stato poi sottoposto agli arresti domiciliari, come disposto dal magistrato di turno, in attesa dell’udienza di convalida di qualche giorno dopo. Durante le operazioni di perquisizione, i carabinieri, coordinati dal maresciallo Antonio Rinaldi, hanno sequestrato lo smartphone del 21enne , da cui sono emerse le conversazioni nella chat di “Whats App” che il giovane pacentrano aveva con gli altri ragazzi, in cui si faceva riferimento (anche esplicito) allo smercio di sostanze stupefacenti anche fuori da istituti scolastici della valle Peligna. Questa mattina sono scattate le perquisizioni nelle altre abitazioni dei giovani, tra Pacentro, Sulmona e Introdacqua, operazioni che hanno coinvolto 40 carabinieri della compagnia di Sulmona con l’ausilio dell’unità cinofila di Chieti.  Sono stati trovati, secondo i carabinieri, esigui quantitativi di marijuana, bilancini di precisione, materiale per il confezionamento di dosi, circa 150 euro. Traditi da Whats App, i denunciati comunicavano fra loro e altri giovani per definire il quantitativo di droga da cedere e le località ove sarebbe avvenuto lo scambio.