ALTRI DUE CONTAGI IN VALLE PELIGNA NELLA GIORNATA DI FERRAGOSTO

Il virus non dà tregua nemmeno a Ferragosto. Altri due casi positivi sono stati ufficializzati dalla ASL a seguito dell’analisi dell’ultima tornata di tamponi. Uno a Sulmona e l’altro a Pratola e sempre ricollegabili con il focolaio sviluppatosi il 22 luglio dalla famosa festa di compleanno. Il primo è un imprenditore di Sulmona marito della donna che era stata contagiata nei giorni scorsi che ha locali in coabitazione con l’altro imprenditore sempre di Sulmona tuttora ricoverato nel reparto covid del San Salvatore dell’Aquila. Il secondo caso riguarda un minore di Pratola Peligna entrato in contatto con uno dei bambini già contagiati che fanno parte della famiglia pratolana con tre componenti affetti dal coronavirus. Salgono quindi a 13 le persone che risultato attualmente contagiate sul territorio, otto a Sulmona e cinque a Pratola Peligna. Buone notizie invece per quanto riguarda gli esiti dei diciotto tamponi somministrati nella giornata di giovedì, tutti risultati negativi, mentre per le prossime ore è atteso l’esito degli altri 35 tamponi effettuati alla vigilia di Ferragosto. Da questi nuovi esami la Asl potrà tracciare un un bilancio più completo e stabilire se il focolaio partito dal compleanno del 22 luglio è ancora  in espansione o se invece, può dirsi circoscritto. Sotto osservazione resta il ramo relativo a Pratola dove sono rivolte le maggiori attenzioni della ASL ed entro la fine di questa settimana tutto sarà più chiaro visto che il primo contagiato è ormai in isolamento dal 3 agosto scorso. Nel frattempo tre giovani sulmonesi di ritorno dalla Grecia sono stati posti in isolamento vigilato è costantemente controllati dalla ASL che raccomanda a tutte le persone di ritorno da paesi in cui il virus è tornato a far paura, di segnalarlo tempestivamente rispettando scrupolosamente  il periodo di sorveglianza attiva. Buone notizie arrivano dal Comune con il tampone negativo dell’unica dipendente alla quale era stato ripetuto l’esame nonostante la prima negatività e dal centro di accoglienza di Ponte d’Arce dove solo un migrante resta positivo anche se altri due dovranno ripetere il tampone dopo l’esito dubbio.