POLIZIOTTI IN LISTA, LA MINORANZA AL SINDACO DI CIVITELLA: INGIUSTE LE ACCUSE CONTRO DI NOI

“Come eletti vogliamo soltanto portare il nostro piccolo contributo rispetto all’amministrazione di Civitella Alfedena, ricordando come la democrazia è il governo della maggioranza nel rispetto dei diritti della opposizione, anche e soprattutto di quelle 13 persone che ci hanno dato la loro fiducia e meritano il massimo rispetto al pari di tutti gli altri cittadini”. E’ la replica del consigliere comunale di minoranza, al Comune altosangrino, Alessandro Cruciani, al sindaco del paese, Giancarlo Massimi. All’indomani delle elezioni il sindaco infatti ha sollevato attenzione sul caso di appartenenti ai corpi di polizia candidati, accusandoli di abusare di un diritto loro riconosciuto dalla legge e ha inviato una lettera ai ministri di Giustizia e Interno, Orlando e Minniti. “Già in campagna elettorale ci sarebbe piaciuto confrontarci con il neo sindaco, che invece di instaurare un clima di discussione e collaborazione fattiva già alla presentazione delle liste ha adottato un comportamento di completa chiusura nei nostri confronti” ha proseguito Cruciani. “Vorremmo ricordare come anche noi siamo persone del territorio, vivendo ad appena un’ora di auto da Civitella Alfedena, come anche il neo sindaco ed altri della sua lista non sono residenti a Civitella e forse dovrebbe apprezzare la nostra volontà di misurarci da neofiti e con molta umiltà nelle problematiche comunali – aggiunge il consigliere di minoranza – sulle altre riflessioni che ha diffuso a mezzo stampa ritengo necessarie alcune puntualizzazioni. Circa il ventilato richiamo all’abuso di diritto in materia elettorale ed alle cause di incompatibilità ed ineleggibilità, le stesse sono previste tassativamente per legge e non riguardano né la mia lista né i miei candidati. Né può passare inosservato, come lo stesso fra le righe lasci intendere come i candidati appartenenti alle forze dell’ordine godrebbero di privilegi potendo contare a differenza degli altri dipendenti pubblici di un mese di congedo straordinario per la campagna elettorale. Potrei forse essere d’accordo con lui se fosse un candidato neofita alla sua prima esperienza, ma mi resta un po’ difficile giustificarlo da un consigliere comunale di maggioranza uscente, peraltro marito dell’ex sindaco, al terzo mandato amministrativo non consecutivo quindi in una posizione di vantaggio “politico” nettamente superiore ad una formazione di neofiti”. Infine Cruciani ritiene le esternazioni del sindaco Massimi sul parlamento “assolutamente fuori luogo, visto che il sindaco è anche organo dello Stato esercitando anche le funzioni di Ufficiale di Governo, massimo rappresentate locale delle istituzioni”.