SCUOLE SICURE, CASAPOUND: COMUNE E PROVINCIA FACCIANO SUBITO CHIAREZZA
Bisogna fare subito chiarezza e sciogliere ogni dubbio sulla sicurezza sismica degli edifici scolastici cittadini. E’ quello che chiede CasaPound al presidente della Provincia, Antonio De Crescentiis e al sindaco di Sulmona, Anna Maria Casini. āAlla luce del grave sisma che ha colpito la zona di Amatrice e con il continuo susseguirsi di notizie che allarmano solamente la popolazione, ci rivolgiamo al sindaco ed al presidente della Provincia Antonio De Crescentis per trasmettere loro lāappello di parecchie madri della cittĆ che si sono rivolte a noi negli scorsi giorni in quanto preoccupate per lāimminente riapertura dellāanno scolasticoā dice Giovanni Bartolomucci, responsabile CasaPound per la cittĆ di Sulmona.Ā āRiteniamo giusto ā prosegue Bartolomucci – come affermato dal sindaco, che si provveda innanzitutto a verificare che tutte le scuole, dai nidi fino alle scuole superiori, abbiano la certificazione di staticitĆ , e qualora non ci sia chiudere immediatamente quella scuola. Ma esistono anche altre criticitĆ , che ĆØ necessario risolvere, come la situazione dei lavori della scuola āLuciana Masciangioliā fermi ormai da mesi, che vedono costretti i bimbi delle elementari, spostati nella scuola media āCapograssiā, ad effettuare lezioni ammassati in aule stretteā.Ā āEd ancora ā continua il responsabile di CasaPound ā ci chiediamo quando gli studenti del “De Nino-Morandi” quando potranno tornare in cittĆ , visto che nel mese di luglio, nel corso del vertice a tre tra Provincia, Comune e Dirigente scolastico, era stata avviata la ricerca di una sede provvisoria, in attesa dello sblocco della lentissima situazione per riaprire l’edificio storico di via D’Andrea, ricerca che a quanto pare a pochissimi giorni dalla riapertura dell’anno scolastico sembra ancora un rebus. Il tutto mentre ricordiamo che per questo nuovo anno scolastico la Provincia non stanzierĆ piĆ¹ fondi per il trasporto dei nostri studentiā.Ā āEā evidente ā conclude Bartolomucci ā come a sette anni dal devastante sisma dellāAquila ed a dispetto dei proclami del governo Renzi poco o nulla sia stato fatto per permettere alla popolazione studentesca di Sulmona di frequentare le lezioni in tranquillitĆ , tanto che questo ulteriore, tragico evento sismico, avvenuto lungo la dorsale appenninica a poche decine di chilometri dalla nostra cittĆ , costringe le famiglie a vivere nellāapprensione. Preso atto di questo fallimento della politica, ĆØ tempo che le istituzioni diano risposte alle domande che la popolazione per nostro tramite rivolge loro e che si attivino per agire di conseguenza, affinchĆ© possibili eventi sismici nel nostro territorio, che pure speriamo non debbano mai verificarsi, non ci trovino impreparati, con le tragiche conseguenze del casoā.