CGIL: “SE CHIUDE IL PUNTO NASCITA SINDACO RANALLI RASSEGNI LE DIMISSIONI”

Sindacato sulle barricate a difesa del punto nascita lancia un forte appello a tutte le istituzioni del territorio, rivolgendosi senza mezzi termini anzitutto al sindaco Giuseppe Ranalli.”La Cgil funzione pubblica e la rsu Cgil sanitĆ  chiamano alla mobilitazione e allā€™azione unitaria tutti i soggetti del territorio e rivolgono un invito al sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli ad intraprendere azioni forti ed eclatanti finanche a rassegnare le proprie dimissioni perchĆ© ĆØ evidente che alle promesse di Dā€™Alfonso e Paolucci, per la nostra cittĆ , sono seguite solo mortificazioni e chiusure di servizi sanitari”. La Cgil, intanto, ricordando che la chiusura del punto nascita ĆØ imminente, essendo stata fissata al prossimo 31 ottobre, rivolge cinque domande al direttore generale dell’Azienda sanitaria, Giancarlo Silveri. Prima di tutto, chiede il sindacato, “ill pronto soccorso dellā€™ospedale di Sulmona ĆØ idoneo e strutturato per garantire lā€™emergenza ostetrica alle partorienti e al nascituro?”. Quindi la Cgil interroga Silveri sulla operativitĆ  effettiva delĀ servizio di elisoccorso per 24 ore come previsto dalle prescrizioni dell’Agenzia nazionale della sanitĆ  e se ĆØĀ previsto il trasporto in elisoccorso della donna in travaglio attivo. “La rete Stam e Sten, usurpata dalla Regione Abruzzo, puoā€™ essere applicata quando non esiste una UnitĆ  Operativa di Ostetricia e Ginecologia ?” prosegue il sindacato, ricordando che” Stam e lo Sten vanno applicati da un 1Ā° livello ad un 2Ā° livello”. Infine la Cgil chiede “con quale organizzazione e quindi con quali mezzi e con quale personale si garantiranno sicurezza, appropriatezza, efficienza e professionalitĆ ”.