INDEBITAMENTO AGRICOLO: PRESIDIO E CONVEGNO DEL COSPA ABRUZZO
In adesione alla mobilitazione nazionale del Coordinando agricoltori e pescatori italiani (Coapi), il Comitato agricoltori e allevatori abruzzesi (Cospa) ha promosso un’intensa giornata di azione e riflessione per fronteggiare il problema dell’indebitamento che affligge il comparto agricolo e allevatoriale della regione.
La mattina dell’8 maggio, una delegazione del Cospa ha organizzato un presidio dinanzi agli uffici dell’Agenzia delle Entrate, ex Equitalia, sia all’Aquila che a Pescara, per sollecitare interventi e soluzioni concrete sul tema dei debiti contratti dagli operatori del settore.
“Dobbiamo fare fronte comune di fronte a una situazione che mina la sostenibilità delle nostre attività” – ha dichiarato Dino Rossi, presidente del Cospa Abruzzo. “È cruciale che le istituzioni comprendano l’urgenza di agire per evitare danni irreparabili alle nostre realtà produttive.”
Nel pomeriggio, l’attenzione si è spostata su Capestrano, nell’entroterra aquilano, dove il Cospa ha organizzato un convegno dedicato all’analisi approfondita delle cause e delle conseguenze dell’indebitamento nel settore agricolo.
“Questo incontro è un’opportunità per discutere tematiche cruciali che riguardano non solo gli agricoltori e gli allevatori, ma l’intera comunità” – ha continuato Rossi. “Affronteremo questioni come l’anatocismo, il rapporto tra ricchi e poveri e tra poveri e il debito, mettendo in luce i rischi e le ingiustizie che emergono da questa situazione.”
Tra i relatori di spicco, il professor Cesare Padovani, esperto in materia finanziaria e autore di numerose pubblicazioni sull’argomento, Benedetto Valente, specializzato nei contenziosi bancari e nella ristrutturazione del debito, e Gianni Colangelo, consulente finanziario con una lunga esperienza nel settore bancario.
“L’obiettivo di questo incontro è quello di fornire strumenti e conoscenze per comprendere meglio le dinamiche del debito e individuare possibili vie d’uscita dalla trappola finanziaria in cui molti si trovano intrappolati” – ha concluso Rossi.
Domenico Verlingieri
Santo Iddio, si sono elevate enormi critiche all’art. 44 della Costituzione che ha voluto fissare LIMITI ALLA ESTENSIONE della proprietà terriera, facendo i Padri Costituenti (eccetto Gustavo Ghidini) intendere che non avevano ben compreso le reali motivazioni della sconfitta militare.
Oggigiorno ci sono aziende agricole, in luoghi adatti di sterminate pianure nel mondo, dove le piccole sono della estensione dell’Umbria e quelle più grandi della estensione del Portogallo, e che lavorano con enormi macchinari avanzati e che ci possono fornire derrate alimentari nei porti italiani ad un costo dieci volte minore dei piccoli produttori locali come il COSPA che lavorano piccole particelle come il praticello con il muschio del presepe.. Questa gente non sono indebitati, questa gente non sono agricoltori secondo la attuale accezione di Agricoltura. Forse, più, sono soltanto una illusione che frequentemente termina sotto i cingoli se in Abruzzi abbiamo più morti per ribaltamento di trattori in luoghi scoscesi che soldati caduti in guerra.