TENSIONE NEL DISTRETTO ASL, I DIPENDENTI:”NON VOGLIAMO SENTIRCI CRIMINALIZZATI”

Tensione alle stelle questa mattina negli uffici del Distretto sanitario di Pratola Peligna. La notizia dell’inchiesta, che coinvolge tre dipendenti del Distretto Asl per truffa ai danni della Pubblica amministrazione e falso ideologico (clicca), ha scosso l’ambiente.Ā Allā€™autoritĆ  giudiziaria ĆØ stato segnalato anche il direttore del Distretto sanitario, S. L. C. I militari della Guardia di Finanza, agli ordini del comandante Luigi Falce, hanno tenuto sotto controllo per alcuni mesi i dipendenti, attraverso appostamenti e pedinamenti, osservando e monitorando gli spostamenti, scoprendo che alcuni, durante gli orari di servizio, dopo aver timbrato lā€™entrata, anzichĆØ lavorare si sarebbero assentati dal proprio ufficio per recarsi a casa, effettuare servizi di riassetto, sbrigare faccende personali presso uffici vari e trascorrere parte del tempo al bar, a fare shopping o a fare la spesa. “Nessuno ha ricevuto alcuna comunicazione, ma possiamo dire con serenitĆ  che qui si lavora con tutta serietĆ  e diligenza” avverte subito un dipendente. “Abbiamo fatto pause solo per prendere un caffĆØ, lasciando dieci minuti la scrivania ma nulla di piĆ¹” aggiunge un’altra dipendente. “Spesso, per senso del dovere e responsabilitĆ , abbiamo lavorato anche fino a tarda ora, Ā adesso non accettiamo di sentirci criminalizzati” continua un dipendente. Tutti appaiono increduli dell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, restando sorpresi del video diffuso dalle Fiamme gialle sull’automobile di uno dei dipendenti che esce dal cortile del Distretto sanitario. “In una cittadina come Pratola Peligna ci si conosce un po’ tutti e pubblicare un filmato come quello significa giĆ  condannare una persona, senza nemmeno conoscere con esattezza le circostanze dell’inchiesta” lamentano all’unisono i dipendenti. In quell’ufficio lavorano una decina di dipendenti tra personale amministrativo, medici e infermieri. “Adesso attendiamo di ricevere comunicazione sull’inchiesta e capire bene quali siano le accuse circostanziate mosse agli indagati” concludono i dipendenti.

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