BINARI SENZA TEMPO, LE CHIAVI DI CAMPO DI GIOVE AL DIRETTORE FONDAZIONE FS ITALIANE

In un gesto di riconoscimento senza precedenti, il consiglio comunale di Campo di Giove ha conferito le chiavi della città a Luigi Cantamessa, il direttore generale della Fondazione FS Italiane. Questo atto è stato fatto “come segno di stima e di apprezzamento e quale riconoscimento per aver contribuito a valorizzare Campo di Giove inserendo la ‘Transiberiana d’Italia’ nel magnifico progetto ‘binari senza tempo'”, recita una nota ufficiale.

La “Transiberiana d’Italia” è diventata una pietra miliare nel paesaggio turistico nazionale grazie alla visione e all’impegno della Fondazione FS Italiane. Questo progetto ambizioso ha riportato alla vita quasi 1000 km di linee ferroviarie storiche, precedentemente abbandonate o chiuse. L’iniziativa “Binari senza tempo” si è dimostrata tra le più efficaci nel panorama nazionale e internazionale nel settore dell’incoming turistico.

L’impatto economico e sociale di questa iniziativa è stato enorme per la comunità di Campo di Giove e per tutte le località coinvolte lungo il percorso. L’incremento esponenziale delle presenze turistiche ha portato alla destagionalizzazione dell’offerta, garantendo un flusso costante di visitatori durante tutto l’anno. Le intense azioni di marketing territoriale hanno amplificato l’attrattività dei piccoli centri, specialmente durante il periodo invernale, catalizzando l’attenzione su eventi come i mercatini di Natale, ora giunti alla decima edizione, che hanno contribuito ulteriormente alla rinascita economica della regione.

Campo di Giove, inserita nel circuito di 600 km di strada ferrata resa poco appetibile per il trasporto regolare di persone e merci, ha trovato una nuova vocazione nel settore turistico. Questo conferimento delle chiavi della città a Luigi Cantamessa è un segno tangibile di gratitudine per il suo contributo straordinario alla rinascita di una comunità e al rilancio di un patrimonio storico e culturale unico nel suo genere.

Il successo della “Transiberiana d’Italia” e del progetto “binari senza tempo” dimostra che il patrimonio ferroviario italiano ha ancora molto da offrire dal punto di vista turistico e che, con la giusta visione e dedizione, può essere trasformato in un motore di crescita per le comunità locali e per l’intero paese.

Domenico Verlingieri

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