LA FINE DEL MOVIMENTO 5 STELLE

A alla fine hanno scelto di non decidere. Come vecchi  marpioni della politica, andando contro le caratteristiche  di un movimento che ha sempre fatto della chiarezza e della trasparenza i suoi segni distintivi, gli iscritti sulmonesi del Movimento 5 Stelle hanno accettato di avere nell’esecutivo che sostengono,  un civico. Un esponente, cioè, di quella politica che hanno sempre duramente contrastato sia in campagna elettorale che negli interventi in consiglio comunale. Tante le accuse, anche durissime, fatte ad Andrea Gerosolimo che ora, all’improvviso, diventa il loro faro politico. Ora, accettano addirittura che un uomo, che nella passata legislatura è stato uno dei più convinti sostenitori del civismo gerosolimiano, entri a far parte della loro giunta. “Lo facciamo per il bene della Città”, hanno scritto in un comunicato che non ha né capo né coda ma che evidenzia le tante contraddizioni che sta attraversando il Gruppo sulmonese dei 5 Stelle in questo momento. Cosa dire del loro rappresentante in consiglio comunale il quale, in maniera del tutto autonoma e senza ascoltare la base, come hanno sempre fatto i pentastellati prima di prendere ogni decisione importante, dà il proprio assenso alla nomina del civico Andrea Ramunno in giunta, mettendosi sotto i piedi  tutti i sani principi dei movimento di cui fa parte. È bastato un po’ di potere e di visibilità in più che il sindaco ha concesso al rappresentante pentastellato entrato in consiglio comunale dopo la rinuncia di ben tre candidati che avevano ottenuto più voti di lui, per offuscargli la mente e fargli scordare i duri attacchi che in prima persona aveva fatto al civismo di Gerosolimo che ora accoglie a braccia aperte, evidentemente folgorato sulla via di Damasco. E come lui anche la senatrice Gabriella Di Girolamo che pur di non consegnare la Città al “nemico”, avalla una decisione che ha dell’incredibile. Non è questo il Movimento 5 Stelle che i sulmonesi hanno conosciuto e che hanno sempre sostenuto in maniera convinta.

“A seguito delle inaspettate dimissioni dell’Assessore Accardo e della repentina nomina di Andrea Ramunno al suo posto, il M5S si è trovato ad affrontare una lunga riunione, nella quale sono state date risposte a diverse problematiche”, scrivono i grillini nel comunicato. “Le uniche domande a cui non siamo riusciti a dare un senso e che poniamo a chi vorrà rispondere, è “perché il sindaco ha deciso di aggiungere un uomo politico ad una giunta dichiaratamente tecnica?” “E se di uomo politico si doveva trattare perché non scegliere tra le 5 liste che hanno appoggiato il sindaco, invece di andar a pescare da quella politica che volevamo combattere?” Il Movimento 5 Stelle resta in maggioranza con riserva, ovvero quella di verificare, volta per volta, voto per voto, se l’operato di questa amministrazione resterà coerente con i punti programmatici definiti all’inizio di questa esperienza amministrativa e non tradirà i principi per cui questa coalizione è nata ormai due anni e mezzo fa”. Principi che sono stati già abbondantemente calpestati.

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