IL VIALE DEGLI SPETTRI

Al Direttore Responsabile della testata on line Reteabruzzo

di Elisabetta Bianchi – Pregiato Direttore,  leggo sulla Vostra testata da Lei diretta, un articolo a firma di Luigi Liberatore apparso in data di ieri 5 Marzo dal titolo “Politici e giardinieri, il peggio di Sulmona” impaginato quale didascalia della foto che ritrae la mia immagine colta nel tentativo -vano- di rivolgere al pentastellato Conte alcune domande. L’abile commentatore, con una torsione degna di un atleta ai tempi del ventennio, mi affibbia con incomprensibile superficialità l’origine di tutti mali di questa bella Città di Sulmona, catalogando me come solo Dante ha saputo fare con i suoi grandi, in un girone infernale non prima di avermi equiparato agli esecutori della cura del verde nella Villa Comunale di Sulmona. Ho trovato l’operazione parziale e non coraggiosa fino in fondo. Invero la foto giusta per quel titolo non è la mia ma, quantunque proprio non si potesse utilizzare quella del nuovo improponibile Viale degli Spettri della Villa Comunale, a parere di molti l’alternativa che sottopongo alla Sua autonomia redazionale, potrebbe essere quella del sindaco Gianfranco Di Piero ritratto ridente a braccetto (non si sa bene perché) con Giuseppe Conte, ritenuta di gran lunga più opportuna ed appropriata.

Giuseppe Conte con il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero

E spiego il perché affatto turbata dalle aggettivazioni riservate alla mia ultima azione politica nella quale però moltissimi si sono ritrovati, stimandola appropriata nel contenuto, nei toni e nei modi malgrado fosse aggettivata malevolmente dal Suo articolista secondo una sensibilità tutta sua (e sin qua poco male) che però fatico, non per mia colpa, ad inquadrare dal punto di vista politico, cosa ben più grave. Veniamo al punto. Ho sempre amato guardare negli occhi chi non ha il mio stesso pensiero e non verrò certo meno a questo sentimento per il giudizio altrui. Ho sempre amato muovermi nel mondo secondo ciò che con sacrificio ho studiato e studio. Ho sempre amato superare i limiti personali per rendere carne viva i principi dell’ordinamento costituzionale. Ho sempre amato vivere secondo questioni più alte di me e non ho mai ridotto ad “uno” o peggio al mio ombelico, l’intera armonia di suoni e colori che rappresentano l’universo. Alla luce di questo, e ritenuto pacifico che la diversità è biologicamente l’origine del mondo ed è un valore assoluto che va tutelato e protetto, francamente fatico a rintracciare quale occhio del Liberatore avrei scandalizzato. Porterò la mia croce sino in fondo: forse l’occhio dell’uomo di sinistra? Allora va informato che i pentastellati sono nati proprio per reazione al PD e agli altri partiti di governo e non e, tra l’altro, contro le politiche di spoliazione cavalcando i loro argomenti con asperità di forme ed ardita sprezzanza dell’altrui opinione e turlupinando gli elettori. La pietra dello scandalo del politically correct sarei dunque io? Ricorderemo tutti il confronto reso trasparente col povero Renzi all’indomani della loro presa della scatoletta di tonno…e come poi dimenticare lo sgomento di Di Maio, molto prima che si rassegnasse ad una degna sistemazione, quando scoprì che l’allora presidente del Consiglio aveva ceduto i porti italiani allo straniero? Oggi però abbiamo scoperto che piace al commentatore Liberatore l’incubatore del nuovo progetto a sinistra che vede come antefatto storico però la conquista della nuova segreteria del PD con il contributo inquinante dei pentastellati che in Abruzzo sono alleati con i loro acerrimi avversari Renzi e Calenda dei quali ad ogni occasione pubblica si vergognano. Non mi stupisco, sono così: cangianti come con le loro promesse frustrate su Sanità, rete dei punti nascita, geografia giudiziaria anche con le alleanze che a Roma, nel parlamento non trovano sintesi. È questo il bene ed il bello della politica? È questo ciò di cui gli elettori sentono il bisogno in Abruzzo? È questo il senso della democrazia che si vuole incarnare? C’è stata una stagione dove un legislatore impazzito chiudeva i presidi e dove si tagliavano gli organici, ho traghettato con coerenza e sacrificio personale i principi che amo oltre queste lunghe secche e ora che intravedo l’approdo non fermerò il mio cammino per degli aggettivi trasformati in schizzi di fango. Lo scandalo è nell’occhio di chi guarda e probabilmente il Polifemo di Reteabruzzo ha bisogno di un monocolo. Tanto Le dovevo con i sensi della mia stima e considerazione, con preghiera di pubblicazione integrale nella stessa posizione dell’articolo squalificante la mia immagine, la mia persona e, non in ultimo, l’azione politica che sostengo ed ho sempre sostenuto dentro e fuori il Consiglio Comunale nel superiore interesse dei cittadini della Città di Sulmona e del suo circondario.

Cordiali saluti ELISABETTA BIANCHI

Nella foto di copertina il viale degli degli Spettri

2 thoughts on “IL VIALE DEGLI SPETTRI

  • Gli autotrofi e lo spettro della luce solare.
    Gli alberi, il viale ,la foto….
    Quegli alberi amano le radiazioni dello spettro solare
    che noi
    vediamo come colori giallo, arancione, rosso, blu e violetto.
    Radiazioni diverse per energia ed effetti, conseguenza di attività.
    Non amano, quindi riflettono, le radiazioni che noi percepiamo
    come colore verde.
    Quegli alberi non sono morti, anzi permettono ora di vedere ,nel fondo
    del viale ,
    la nostra meravigliosa Cattedrale, e… al lato la vecchia sede di un liceo..
    Spero di averla come Consigliera regionale,

    In” bocca al lupo”, Elisabetta Avvocato Bianchi.

  • Il signor Liberatore ha trovato un’altro poeta con cui scambiare opere varie e variopinte.
    Anche se la poesia è importante ed interessante, non vedo come aiuteranno la comunità della valle Peligna a fermare l’avvelenamento dell’ambiente e dei suoi cittadini da parte della discarica Cogesa e il modo come è gestita ed amministrata.
    Il viale degli spettri è l’esempio eclatante di quanto lontani i politicanti e le istituzioni siano dalla realtà.
    È inverosimile vedere che una violazione ad alberi sia più importante di altre molto più pericolose e certificate.
    Mai visto le autorità reagire e affermarsi così velocemente come con il viale degli spettri.
    La serietà e l’impegno non sono neanche più cose del passato visto che la presente situazione è molto peggio e che nessuno ha più voglia di giustizia.
    Pace e fermate lo sterminio.

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