LUTTO A PRATOLA: E’ MORTO SERGIO SANTILLI, MEDICO E UOMO DI CULTURA
Si è spento oggi pomeriggio nella sua abitazione, all’età di 80 anni, il medico pratolano Sergio Santilli. Da qualche tempo combatteva una strenua battaglia contro un male incurabile che, oggi, se lo è portato via. Santilli, pratolano autentico e uomo di grande cultura, una sorta di memoria storica di vicende, fatti e personaggi che hanno segnato e caratterizzato la vita cittadina, ha lavorato per decenni all’ospedale di Popoli, nel reparto di medicina, facendosi apprezzare per le riconosciute doti di grande competenza ed attaccamento alla professione medica. Nell’aprile scorso, aveva pubblicato il suo primo libro: “Pratola nei miei ricordi”. Un sorta di excursus, di tuffo negli anni della sua adolescenza condito di episodi, racconti, gag e personaggi che hanno rappresentato la pratolanità più schietta, vera e genuina. Sotto questo aspetto e l’ambito professionale, Santilli lascia un vuoto difficilmente colmabile. Negli ultimi mesi Sergio Santilli è stato amorevolmente assistito dalla moglie Maria Silvia e dai figli Giovanni e Flavio, entrambi medici. I funerali si svolgeranno domani alle 15 nel Santuario della Madonna della Libera a Pratola Peligna.
Sulmona 11.12.2023.
Ci ha lasciato un medico immenso per professionalità, cultura ed umanità. Mi ha voluto bene come un figlio. Quando frequentavo a Popoli il corso per Infermieri professionali, una scuola quella popolese di Altissimo Livello, il dottor Santilli mi faceva studiare patologia medica sui suoi libri universitari che aveva donato anni prima al reparto di medicina dove ha donato se stesso per tutta la vita. Nei momenti di calma del reparto mi prendeva e mi portava nello studio dei medici e mi diceva, Domenico, studia sui libri di medicina la patologia medica. Non scorderò mai quell’amore, quegli insegnamenti che mi ha trasmesso come se fossi stato suo figlio. È una tesoro che il Paradiso riprende per sempre. Amava la musica suonando il violino. Ai figli, alla moglie va umilmente il mio abbraccio forte e santo.
Domenico Silla