RINNOVO DIRETTIVO GIOSTRA CAVALLERESCA, SI VA VERSO LA CONFERMA DI ANTONINI ALLA PRESIDENZA

È stato il più votato dei nove candidati e già da questa sera arriverà la conferma per Maurizio Antonini per restare alla guida della Giostra cavalleresca anche per i prossimi tre anni. Per Antonini sono state depositate nell’urna 22 preferenze, oltre il 50% delle schede valide con 3 schede bianche ed una è stata annullata. Sono stati 35, infatti, i soci aventi diritto che nella giornata di domenica si sono recati nella sede di Via Arabona, per votare il rinnovo del direttivo. Dietro ad Antonini si sono classificati a pari merito, Laura Cascianelli e Francesco Ventura con 16 preferenze. A seguire Maria Assunta Pallozzi 14, Vincenzo Testa 14 e Gianluca Testa 14, Luisa Taglieri 12, Giuseppina Griffò 12 e Rosa Giammarco 10.

Si chiude così, dopo 10 anni, l’epoca del commissariamento e già da questa sera il nuovo direttivo si riunirà per assegnare le quattro cariche sociali: presidente, vicepresidente, segretario e tesoriere. Anche se sulla conferma di Maurizio Antonini alla guida dell’Associazione Giostra cavalleresca di Sulmona non dovrebbe esserci alcun dubbio, alla luce dell’insindacabile responso dell’urna.

One thought on “RINNOVO DIRETTIVO GIOSTRA CAVALLERESCA, SI VA VERSO LA CONFERMA DI ANTONINI ALLA PRESIDENZA

  • “Per Antonini sono state depositate nell’urna 22 preferenze, oltre il 50% delle schede valide…”(ndr).

    UN ALTRO PUNTO DI VISTA:
    la lista unica, votata senza aver presentato un programma (?), ha raggranellato solo 31 voti validi su 82 soci del sodalizio ( – 17 cui non è stata convalidata l’iscrizione perché non versata la quota amministrativa entro la data del ….giudizio dell’urna).
    Dunque “65” aventi diritto di cui solo 35 recatisi alle urne (!).
    Depurato questo numero delle 3 schede bianche ed una nulla:
    Voti validi 31.
    Risultato statistico “reale”: 47,6 %
    Quindi la lista vincente perché unica… (senza un programma pubblicamente valutabile), elettoralmente rappresenta meno di un socio su due (!).
    Le 20 preferenze del più votato, pur nelle vesti di commissario dimissionario, rispetto ai 65 di un (im)possibile risultato plebiscitario, equivalgono al 30,7 %, cioè rappresenterà un Socio su tre (!!!).
    Sempre che la matematica non sia nel mentre divenuta opinione.
    RISULTATO SU CUI CIASCUNO RIFLETTA

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