DATI PREOCCUPANTI DA SAVE THE CHILDREN: IL 16% DEI RAGAZZI IN ABRUZZO SONO VITTIMA DI CYBERBULLISMO

 

Dati preoccupanti arrivano da Save The Children – la più grande organizzazione internazionale indipendente che dal 1919 lotta per migliorare la vita dei bambini in 120 Paesi – che ha effettuato un indagine sul cyberbullismo e sull’utilizzo di internet tra i giovanissimi. In Abruzzo il 15,6% degli adolescenti è vittima di forme di aggressione, molestia e discriminazione realizzate attraverso l’impiego dei nuovi strumenti di comunicazione, un fenomeno in aumento tra i ragazzi di 11 e 13 anni. Questi dati sono stati raccolti dalla 14esima edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, dal titolo ‘Tempi digitali’, diffusa da Save the Children in vista della Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza che cade il 20 novembre. Da questo studio emerge che le ragazze sono più spesso vittime di atti di cyberbullismo, ma esistono anche quelle giovani che colpiscono le proprie compagne con il fine di isolarle e deriderle, si registra questo fenomeno soprattutto nella preadolescenza. L’Atlante, inoltre, evidenzia un dato significativo per i ragazzi abruzzesi di età che va dagli 11 ai 15 anni ovvero: il 13,4% di loro utilizza in modo problematico i social media, un dato che è in linea con la media nazionale. Sono soprattutto le ragazze a soffrirne e l’età più critica è quella dei 13 anni: tra le principali motivazioni dell’uso intensivo dei nuovi strumenti di comunicazione c’è quello di scappare da sentimenti negativi, evadere dalla propria vita per costruire una “nuova realtà”. Per quanto riguarda il mondo dei videogiochi, in Abruzzo il 23,3% dei giovani di 11, 13 e 15 anni ne fa un uso problematico, un dato questo che è sotto la media nazionale che tocca invece il 24%. Da sottolineare che nonostante la legge preveda che un utente possa avere accesso ai social solo dopo i 13 anni, la realtà mostra una presenza massiccia di preadolescenti che hanno aperto un profilo dichiarando un’età maggiore o hanno usato quello di un adulto, spesso un genitore più o meno consapevole: il 40,7% degli 11-13enni in Italia usa i social media, con una prevalenza femminile 47,1% rispetto a quella maschile 34,5%. Le possibili conseguenze della dipendenza tecnologica, da social o da gioco online, sono ansia sociale, depressione e impulsività, peggiore qualità del sonno e rendimento scolastico scarso. Un uso intensivo di internet è associato anche a una maggior rischio di sovrappeso o obesità. In Abruzzo il 23,9% dei ragazzi è in sovrappeso o obeso, un valore superiore alla media nazionale del 22,6%. In Italia ci sono 87 centri territoriali che offrono assistenza ai minorenni con psicologi, assistenti sociali, educatori, l’Abruzzo è tra le sei regioni sprovviste di strutture sanitarie che si occupino di questo tipo di dipendenze. Un allarme che lancia Save The Children da non sottovalutare. (g.p.)