IL FUOCO DEL MORRONE ARRIVA A PRATOLA PELIGNA

“La partenza del Fuoco del Morrone dall’Eremo di Celestino V a San Pietro a Bagnaturo e la tappa da Sulmona a Pratola, tra le tappe più belle e partecipate del cammino. Ed ogni anno si rinnovano le emozioni dei tantissimi partecipanti, giovani, giovanissimi e meno giovani, per quel senso di comunità forte che accoglie il fuoco”. E’ quanto ha detto ieri sera il sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, in occasione dell’arrivo del Fuoco del Morrone. L’ingresso nel centro cittadino è stato caratterizzato dal corteo dei tedofori da via Madonna della Neve fino a piazza Garibaldi dove è avvenuto l’incontro con l’Arciconfraternita della Santissima Trinità e le istituzioni. Ad attendere il Fuoco del Morrone una folla di cittadini attenta e numerosa. A seguire, la benedizione ed i saluti delle autorità. Davanti a tutti è stata sottoscritta una pergamena, che viene firmata da ogni autorità religiosa e civile dei paesi interessati al passaggio del Fuoco del Morrone, e che sarà consegnata alla città dell’Aquila. Il Fuoco del Morrone, iniziativa organizzata dal Movimento Celestiniano, si svolge ininterrottamente dal 1980 e rappresenta i valori di pace, fratellanza e riconciliazione che scaturiscono dalla Bolla del Perdono di Papa Celestino V del 29 settembre 1294, il documento sacro con il quale è stata indetta la prima indulgenza codificata della storia, che ha anticipato di sei anni l’istituzione del Giubileo ufficiale della Chiesa. Oggi i tedofori lasceranno Pratola Peligna per ripartire alla volta di Raiano, prima di addentrarsi nella Valle Subequana, toccando Goriano Sicoli, Castel di Ieri e Castelvecchio Subequo dove in serata avverrà la cerimonia con un corteo fino alla chiesa di San Francesco per la celebrazione di una santa messa, con l’indulgenza plenaria concessa dalla “Sacra Penitenzieria Apostolica” per i prossimi cinque anni” ed in ricordo del miracolo avvenuto durante la sosta dell’eremita del Morrone il 25 luglio 1294.