IL CHIRURGO VENANZIO PORZIELLA MAGO DEL BISTURI E DELLA “PENNA”

di Luigi Liberatore – Spero di non averne bisogno, ma se dovesse accadere sarei felice che sia lui  ad affondare il bisturi su questo mio corpo che per altre ragioni sarebbe logico affidare all’accetta di un boscaiolo. Ho saputo poco fa che Venanzio Porziella, chirurgo toracico di fama internazionale, ha preso in carico la direzione dell’ospedale di Livorno che in ambito specialistico in Italia rappresenta una eccellenza al pari dei migliori di Stati Uniti D’America e Inghilterra. Lascio perdere le marginalità e i dettagli, che non sono un mia specialità rispetto alla carriera luminosa che ha segnato la vita professionale di Porziella. Voglio dire che quel ragazzo, perché tale lo considero ancora, frequentava la redazione giornalistica del TEMPO a piazza del Carmine a Sulmona che era considerata un po’ come la via Solferino del centro Abruzzo. Stavamo insieme al desk, tuttavia spiavo non senza invidia la velocità con la quale si muoveva sulla tastiera, mentre io pigiavo sui tasti di una macchina da scrivere alla stessa maniera del piantone della caserma dei carabinieri che riceveva una denuncia. Lui si muoveva con levità d’oltralpe, mentre capivo che guardava oltre coi suoi studi di medicina. Un giorno mi disse vado via. Poco dopo pure IL TEMPO chiuse battenti. Sulmona non ebbe la forza e il coraggio di difendere la redazione, sicché la città perse pure un punto culturale. Quel mancato giornalista, però, è diventato uno dei più apprezzati e validi chirurghi del torace per cui dico che tra le sue mani si muovono con perizia i bisturi come si posavano con intelligenza sulla tastiera le sue dita. Auguri, caro Venanzio. Ti dico bravo anche a nome della città che è orgogliosa della tua carriera e penso che come giornalista saresti stato eccellente nel rappresentare questi tempi che vive Sulmona. Sicuramente meglio del tuo vicino di “desk”. Ciao, professore!

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