COVID: MEDICI DI FAMIGLIA E PEDIATRI, NOI TRAVOLTI DA UNO TSUNAMI BUROCRATICO
Uno tsunami burocratico che sta svilendo la professione di medico. Troppe carte da compilare e atti burocratici da svolgere tanto che non riescono piĆ¹ a fare il loro lavoro. I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta scendono sul piede di guerra chiedendo alla ASL Ā di aprire un confronto per risolvere la grave situazione che sta penalizzando soprattutto pazienti e cittadini.Ā āSiamo ridotti ad essereĀ meri esecutori di attiĀ burocratici, unāattivitĆ che impegna gran parte della nostra giornata lavorativa e che non ci consente piĆ¹ diĀ svolgere la professione medicaā, protestano medici e pediatri. āTaleĀ carico burocratico ci costringe a proseguire il lavoro a casa, doveĀ trascorriamoĀ gran parte del tempoĀ davanti al computerĀ rimbalzandoĀ tra i diversi portali sanitariĀ adĀ inserireĀ dati.Ā Rimarchiamo con forza che il nostro lavoro non ĆØ quello del terminalista;Ā alla cui figura professionale va il nostro rispettoā.
āCi si chiedeĀ perchĆ©Ā a richiedere un tampone molecolare per una visita specialisticaĀ dobbiamoĀ provvedereĀ noi,Ā quandoĀ nello stesso nosocomioĀ per un qualunque accesso inĀ pronto soccorsoĀ sonoĀ gli stessiĀ operatori sanitari ad assolvere a questo compitoā, proseguono. āChe senso ha inviare il referto dei tamponi molecolariĀ a noi, quando risparmiando tempo potrebbe essere inviatoĀ direttamenteĀ al paziente? Il campo di applicazione dei Medici di Medicina Generale non puĆ² e non deve essere la tastiera di un computer, ma la gestione dellaĀ patologiaĀ cronica, la medicina di iniziativa e la medicina preventivaā. Secondo i medici di famigliaĀ a causa della burocrazia che, in questi ultimi tempi caratterizzati dalla pandemia, non si riesce piĆ¹ a curare in maniera adeguataĀ i pazienti, soprattutto quelli affetti da patologie cronico-degenerative.Ā āIn questoĀ specificoambito medicoĀ rivendichiamoĀ con orgoglio la nostra unicitĆ e vogliamo difendere il nostro ruolo ai fini della tutela della salute dei nostri pazientiā, concludono medici e pediatri. āSiamo disponibili ad aprire un confronto con i vertici aziendali per risolvere nel migliore dei modi la problematica.
Condivido pienamente.
Giusto, la risposta tampone deve andare al paziente. Poi anche il resto.