L’OSTEOPATA SULMONESE CARROZZA CON GLI AZZURRI DEL PATTINAGGIO ARTISTICO AI MONDIALI

Anche il fisioterapista e osteopata sulmonese Marco Carrozza sarà tra i protagonisti dei campionati mondiali di pattinaggio artistico, in programma da ieri in Paraguay. L’evento si svolge nella capitale Asunción, dove saranno presenti oltre 1500 atleti, per portare in pista il miglior pattinaggio mondiale. Il tecnico della Nazionale di Artistico ha molta fiducia nei suoi atleti e nell’apparato medico-sanitario che li supporta con la competenza necessaria per poter vincere più medaglie possibili, soprattutto quelle d’oro. Pertanto, anche se nessun podio è scontato, dal momento che le altre nazionali hanno fatto notevoli progressi in questi ultimi anni, rendendo la competizione, sul piano dei risultati, molto incerta, l’assoluta fiducia e negli atleti e nell’apparato sanitario, che è quello più determinante ai fini del mantenimento dellacondizione acquisita, attraverso un lavoro di preparazione fisica puntuale ed efficiente, con l’osservazione attenta ed oculata, mediante l’attività di manipolazione e l’individuazione delle cause che possono determinare infortuni o stati di tensioni dannosi per la fluidità del movimento richiesta dalle diverse discipline dell’Artistico, porta la Presidenza federale e il Settore tecnico a ben sperare in un numero di medaglie adeguate all’alto valore della compagine azzurra. Per questi motivi l’impegno sarà moltiplicato se si vorrà mantenere alta la leadership italiana nel mondo. In tale contesto gli azzurri cercheranno di esprimersi al meglio per poter raggiungere i traguardi prefissati. In campo maschile dovrebbe essere la Spagna l’avversario più temibile, in quanto motivata a fare incetta di medaglie. In campo femminile, invece, le italiane non dovrebbero avere rivali, considerato che sia la squadra iberica che quella portoghese risultano al di sotto delle azzurre. In definitiva un mondiale in cui la nazionale italiana potrà farla da padrona. Un successo, se così dovesse essere, frutto di un lavoro di squadra tra apparato tecnico atletico e apparato medico-sanitario, il cui coordinamento porterà gli atleti a cercare e a fare la migliore prestazione possibile, mettendo al primo posto le qualità degli stessi e il miglior modo con cui metterle in atto attraverso un lavoro di staff. In questo quadro si comprende il valore del professionista sulmonese, la cui convocazione, in un contesto mondiale di alta quotazione, dove la nazionale italiana, con l’elevata professionalità dei suoi componenti, rappresenta la migliore compagine in assoluto, sta a significare il coronamento di un percorso fatto di impegno, applicazione e studio che lo hanno portato al riconoscimento attuale da parte dei maggiorenti della FISR.