ACCOGLIENZA MIGRANTI, COPERATIVA NUOVI ORIZZONTI SOCIALI REPLICA A DI GIANDOMENICO

La Cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali replica ad Alberto Di Giandomenico, leader di Sovranità Sulmona, il quale nei giorni scorsi, commentando l’episodio di violenza tra due giovani nigeriani (uno finito in carcere, l’altro in ospedale), aveva asserito che “ci sono lacune nel sistema dell’accoglienza gravissime”. Secondo i componenti della Cooperativa sociale, “situazioni del genere vanno sicuramente stigmatizzate e punite, come in qualsiasi altra simile evenienza a prescindere dalla nazionalità e dal contesto, e a nostro parere è fuorviante e poco produttivo fare un salto dalla situazione specifica a un generico discorso sul sistema accoglienza, soprattutto da parte di chi è poco informato dell’effettivo funzionamento di sopracitato sistema, poiché si trova al di fuori dello stesso” si legge nella nota.  “Ad accogliere i migranti non sono solo le Cooperative Sociali come la nostra” prosegue la nota “ad esempio lo spiacevole evento è avvenuto in un centro gestito non da una cooperativa sociale. Il servizio, almeno per quanto ci riguarda, richiede un grande sforzo economico, umano, professionale e tecnico, infatti i notevoli costi di gestione  (costo del lavoro, affitto e spese della struttura, spese fornitori…) uniti al notevole ritardo da parte della prefettura nel liquidare le fatture fa si che la cooperativa sia molto lontana dall’ ”ingrassare” le proprie casse, cosa peraltro non affine alla nostra natura di Cooperativa Sociale erogatrice di Servizi alla Persona (Coop di Tipo A), quindi non a scopo di lucro ed è a mutualità prevalente di diritto. Ci rendiamo disponibili a qualsiasi richiesta di chiarimento” precisa la nota, invitando Di Giandomenico a un confronto. “Il nostro interesse primario è la salvaguardia della vita e dei percorsi dei ragazzi da noi ospitati, nella massima trasparenza e con il massimo impegno di ogni singolo operatore; altro nostro sforzo è quello di creare il minimo impatto sul territorio pur dovendo affrontare un grande numero di arrivi con tutta una serie di accorgimenti e attività”. Concludono sottolineando che “i discorsi generalizzanti non sono produttivi poiché ad un’analisi più attenta è possibile riscontrare modalità di gestione, di attenzione, di etica diversa a seconda dei centri, degli enti, delle società, delle associazioni che approcciano questo servizio”. “La città di Sulmona ha dimostrato in questi mesi,  almeno nei confronti dei nostri ragazzi, una grande volontà di integrazione e accoglienza, cosa che ci rende fieri di aver voluto ampliare i nostri molteplici servizi anche in questo campo”.