ECCO LA GIOSTRA CAVALLERESCA DI SULMONA, LO STILISTA PISCHEDDA SVELA I SEGRETI DEI COSTUMI DELLE REGINE

Entra nel vivo la XXIII Giostra Cavalleresca di Sulmona con le prove ufficiali dei cavalieri tenute oggi sul campo di piazza Maggiore. Ā C’ĆØ grande attesa per le prime gare di domani, che inizieranno alle 18 e giĆ  durante le prove di oggi pomeriggio le tribune intorno all’anello della piazza sono state affollate di gente, tra tifosi di Borghi e Sestieri e curiosi, tra i quali giĆ  tanti turisti che fin da questa mattina sono arrivati in cittĆ  per godersi lo spettacolo del torneo cavalleresco. Per la prima volta quest’anno nelle prove ufficiali si sono sfidati quei cavalieri che domani non s’incontreranno nelle gare della Giostra. Come sempre le sfide di piazza Maggiore saranno precedute dal corteo storico, che dalla piazza antistante la Cattedrale di Ā S.Panfilo raggiungerĆ  piazza Maggiore attraversando corso Ovidio. L’anima del corteo sono i costumi rinascimentali. Indossarli ĆØ il sogno nel cassetto di tante donne. In molte hanno investito un piccolo capitale per poterne avere uno con cui sfilare in corteo lungo le strade cittadine nei giorni della Giostra cavalleresca. Tante arrivano anche ad affittarli pur di essere protagoniste nei giorni di Giostra. Segno di vanitĆ  ma anche di eleganza e di bellezza. Un patrimonio che insieme ai gioielli indossati dalle dame supera i 200 mila euro e che costituisce senza alcun dubbio, lā€™elemento piĆ¹ rappresentativo e particolare delle rievocazioni storiche peligne. ƈ negli abiti e nei costumi rinascimentali Ā il vero tesoro della Giostra cavalleresca di Sulmona. E il principale artefice Ā di tutto questo ĆØ sicuramente lo stilista e costumista Alessandro Pischedda, ideatore e realizzatore, fin dal 1995, anno della prima edizione della Giostra Moderna, della maggior parte degli abiti che hanno sfilato in corteo, compreso quelli della regina Giovanna Dā€™Aragona, figura entrata a far parte della rievocazione storica negli ultimi cinque anni. “Allā€™inizio ĆØ stato un poā€™ faticoso perchĆ© conoscevo poco dellā€™epoca rinascimentale e ho dovuto fare approfondite ricerche sui colori, sui broccati, sui preziosi e sulle pietre per creare i primi modelli. Da stilista mi sono dovuto trasformare in costumistaā€, afferma lo stilista di origini sarde, ā€œstudiando anche le abitudini e le movenze delle dame e dei cavalieri per capire meglio quel periodo molto particolare della nostra storia. Tanto che oggi sono quasi diventato un esperto degli usi e costumi del Rinascimentoā€. Creare un abito della Giostra cavalleresca non ĆØ per nulla facile. Dietro ogni costume cā€™ĆØ unā€™accurata ricerca perfino sulle perline, sui bottoni, sul filo e sugli ornamenti. E poi le varie influenze dellā€™epoca soprattutto quella spagnola e quella fiorentina. Per realizzare un vestito da donna si impiegano in media 15/20 metri di tessuto, mentre per gli uomini ne occorrono circa 6. ā€œDipende dalle fogge e dal ceto sociale della damaā€, precisa Pischedda, ā€œpiĆ¹ erano importanti e piĆ¹ le code dei vestiti erano lunghe. Le maniche costituiscono uno degli elementi piĆ¹ importanti e caratterizzanti, cosƬ come i corpetti che dovrebbero essere staccati dallā€™abito ma che noi realizziamo insieme al vestito per contenere i costi, tenuto conto delle ristrettezze economiche in cui siamo costretti a lavorareā€. Per i costumi piĆ¹ prestigiosi come quelli della regina occorrono dai 1200/1500 euro solo di spese vive. Per gli altri, meno impegnativi, si riesce a a produrli anche dimezzando i costi. Per me non ĆØ un lavoro ma una passione – prosegue lo stilista – Qualsiasi abito che esce dalle mie mani lo considero come un figlio che mi trasmette solo emozioni. Devo dire perĆ², che i quattro abiti che ho creato per le varie regine che si sono succedute negli ultimi anni, piĆ¹ quello che sto ultimando in questi giorni, mi hanno portato via piĆ¹ tempo, per la particolaritĆ  e per gli studi che ho dovuto fare per crearli. La scelta sul colore invece, lā€™ho sempre fatta tenendo conto della tonalitĆ  della pelle di chi si apprestava ad indossarloā€. CosƬ Alessandra Relmi ĆØ stata vestita di rosso, costume panna per Anna Falchi e ancora rosso per Roberta Fico. Mentre il console dellā€™ambasciata dā€™Australia in Italia, Luise Madeleine Smith ha sfilato in corteo indossando un abito azzurro elettrico. ā€œPer Maria Grazia Cucinotta che ĆØ di carnagione scura, posso dire solo che torneremo a una tonalitĆ  piĆ¹ chiaraā€. Particolare cura ĆØ stata riservata anche alla corona che da tre anni adorna la testa della regina. Una corona realizzata da Adelmino Romito, giovane stilista sulmonese proveniente dall’antica scuola famosa orafa della cittĆ . Romito ha disegnato anche i gioielli Ā che Maria Grazia Cucinotta sfoggerĆ  nel corteo di domenica 30 luglio.

 

Ecco le gare che si disputeranno domani, sabato 29 luglio e domenica 30 luglio.

SABATO 29 LUGLIO

Sestiere di PortaĀ Japasseri ā€“ Borgo S.Maria della Tomba
Borgo Pacentrano ā€“ Sestiere di Porta Manaresca
Sestiere PortaĀ Bonomini ā€“ Sestiere di Porta Filiamabili
Borgo San Panfilo ā€“ Ā Sestiere di PortaĀ Japasseri
Borgo S.Maria della Tomba ā€“ BorgoĀ Pacentrano
Sestiere di Porta Manaresca ā€“ Sestiere di Porta Bonomini
Sestiere di PortaĀ Filiamabili ā€“ Ā Borgo San Panfilo

DOMENICA 30 LUGLIO

Manaresca ā€“ Japasseri
Pacentrano ā€“ Bonomini
San Panfilo ā€“ Tomba
Filiamabili ā€“ Manaresca
Japasseri ā€“ Pacentrano
Bonomini ā€“ San Panfilo
Tomba ā€“ Filiamabili