NANNARONE, UNA MAGGIORANZA LIBERAMENTE COMICA ATTACCATA SOLO AL POTERE

Un accordo non troppo tacito con i civici che consentirà alla coalizione “Liberamente Sulmona”, di concludere senza sussulti e inciampi un mandato amministrativo nel segno del potere e delle poltrone. La denuncia arriva nuovamente dalla ex presidente del Partito democratico che lancia pesanti accuse su sindaco e maggioranza ritenuti di far parte di una compagnia teatrale di comici dalle “allegre condotte”, di commedianti che hanno calpestato i loro principi accordandosi con Andrea Gerosolimo e i suoi civici per i soliti giochi di potere.

“A questi commedianti che accusano gli altri di essere “teleguidati” dal “candidato sindaco sconfitto”, chiedo: il 19 gennaio 2024 chi ha votato amministratore unico del Cogesa un uomo che tutto l’Abruzzo sa fare parte della cerchia ristretta dell’entourage del “candidato sindaco sconfitto”, ovvero dell’ex assessore regionale? Lo ha votato il Sindaco Di Piero d’accordo con tutta la sua maggioranza, o altri? “, chiede ad alta voce Teresa Nannarone. “Perché la Città lo deve sapere. E d’altronde il Sindaco Di Piero poteva non votare Nicola Sposetti, detto Tonino, con il quale aveva condiviso un percorso nella segreteria dell’ex assessore regionale Gerosolimo e che perciò conosceva da anni? E il giorno dopo il voto, il Sindaco Di Piero incontrava o no il dott. Sposetti nello studio del capogruppo del Pd, Mimmo Di Benedetto?

E chi ha accettato che nella maggioranza confluisse Petrella, consigliere eletto nella lista dei “civici”, pur di non ammettere il fallimento? L’assessore Accardo è stato o no rimpiazzato da un ex consigliere comunale dei “civici” e che ha proposto ultimamente e pubblicamente che civici diventino “un caso di studi a livello nazionale”?

Quindi, secondo Nannarone i “teleguidati” sono i consiglieri di maggioranza, non altri.

“A meno che non se ne siano accorti, ma allora c’è problema serio di altra natura”, incalza la consigliera di minoranza. “Perciò chi degli eletti ha tradito e tradisce tuttora l’elettorato poiché lo reputa credulone, dalla memoria corta e quindi gli racconta frottole, è ben evidente: sono i sette consiglieri di maggioranza più il Sindaco. Personalmente invece non ho avuto modo di scegliere i consiglieri con cui condividere il ruolo di opposizione: erano in quei banchi quando, rifiutando più e più volte incarichi in giunta, e nauseata dalla mancanza di trasparenza della maggioranza, ho preferito la coerenza, il rispetto per la Città e la mia dignità, che a differenza di quella di altri, non è in vendita. Invece i consiglieri comunali di una maggioranza inconcludente e paradossale, proprio dai cosiddetti “civici” hanno scelto di trarre supporto per mettere in piedi i soliti giochi di potere che tanto avevamo insieme avversato e condannato, evidentemente fulminati sulla via del potere! Le poltrone di Palazzo sono più comode del previsto, soprattutto se ci si sta seduti senza svolgere alcuna attività di Consiglio o di Giunta, come le criticità che emergono quotidianamente dimostrano”.

“La comica maggioranza di Palazzo San Francesco però dovrà rassegnarsi al fatto che denuncerò instancabilmente e costantemente le loro azioni quasi sempre in contrasto con la trasparenza e l’interesse comune – conclude l’ex esponente del Pd – Si chiama Politica, si chiama Democrazia”.

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