GIORNATA DELLA TERRA, PARCO D’ABRUZZO:”LA CRISI AMBIENTALE NON SI RISOLVE SOLO CON LE PAROLE”

“Vogliamo celebrare questa giornata senza retorica ma raccontando gli sforzi che occorre fare per avere disponibile, finalmente, uno strumento previsto dalla legge. A che punto ĆØ lo strumento di pianificazione che garantisce gli interessi delle persone, degli animali e degli habitat nel territorio di un Parco qual ĆØ il nostro? Facciamo un po’ di storia in modo da far capire a tutti lā€™iter del Piano del Parco e dove ci troviamo ora”, sono le parole contenute da un comunicato stampa dell’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. “La Legge Quadro sulle aree protette, la 394/91, prevede che ogni parco nazionale si doti di un Piano. Quello del Parco Nazionale dā€™Abruzzo, Lazio e Molise, in corso di approvazione, ĆØ un Piano che viene da lontano, frutto di faticose analisi sui molteplici aspetti trattati e di studi approfonditi, di mediazioni con istituzioni e cittadini, di sforzi compiuti nel corso di lunghi anni dai tecnici che si sono succeduti in questa impresa, avendo sempre come obiettivo il raggiungimento dellā€™interesse comune, che per il ruolo rivestito dal Parco e dai valori in esso custoditi, ha un respiro internazionale, che va ben oltre i confini amministrativi dellā€™area protetta. Il tutto nella consapevolezza che dove manca un quadro di riferimento normativo e organizzativo certo, spesso trae vantaggio chi approfitta dellā€™area grigia per il perseguimento dei propri interessi personali, a discapito di quelli collettivi”, prosegue il comunicato. “Lā€™Ente Parco ha dato avvio alla procedura di Piano il 9 novembre 2010, previo parere favorevole della ComunitĆ  del Parco, che rappresenta le comunitĆ  locali: 3 Regioni, 3 Province, 3 ComunitĆ  Montane e 24 Comuni. La proposta di Piano venne subito trasmessa alle Regioni interessate per il prosieguo di competenza, ma subito dopo si arenĆ² a causa di una serie di novitĆ  legislative che avevano influenzato anche la procedura per lā€™approvazione dei Piani di altri parchi nazionali. Dopo un lungo periodo di stasi, nel 2020 venne ripreso il percorso e nel 2021 le Regioni Abruzzo, Lazio e Molise sottoscrivevano un protocollo dā€™intesa per lā€™approvazione definitiva del Piano del Parco, e la Regione Abruzzo, in qualitĆ  di ente capofila, avviava la necessaria procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) che si concludeva con Determinazione favorevole. Contestualmente allā€™apertura delle consultazioni previste in sede di V.A.S., il Piano ĆØ stato depositato presso le Regioni, le ComunitĆ  Montane e i 24 Comuni direttamente interessati per la fase di accesso da parte di tutti i soggetti interessati: cittadini, associazioni, organizzazioni di categoria, ecc. Tuttavia, in considerazione del fatto che la prima nota era stata disattesa da alcuni dei Comuni interessati, gli atti del Piano del Parco sono stati pubblicati, per lā€™accesso di chiunque fosse stato interessato, 120 giorni invece dei 60 previsti dalla norma. Al fine di consentire a tutti di poter esercitare il diritto alle osservazioni da parte del pubblico. Nel periodo di pubblicazione sono pervenute al Parco n. 54 osservazioni da parte di Comuni, cittadini e categorie rappresentative. Le stesse, come emerge chiaramente dallā€™apposito documento che le riporta tutte, che ĆØ stato trasmesso a tutti gli enti interessati ed ĆØ disponibile sul sito del Parco, (https://www.parcoabruzzo.it/pagina.php?id=424) sono state in gran parte accolte”, continua il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.

Miglior foto del Parco d’Abruzzo – Lucia Milano

“Solo alcune vennero respinte e nel documento sono riportate anche le motivazioni della mancata accettazione. Con Deliberazione n. 1 del 10 febbraio 2023, il Consiglio Direttivo dellā€™Ente Parco ha adottato il Piano del Parco, prendendo atto dei pareri resi in sede di VAS, nonchĆ© delle osservazioni accolte, ha apportato le conseguenti modifiche agli elaborati di Piano, ed ha licenziato lo schema di intesa con le Regioni e i Comuni per lā€™approvazione del medesimo. Con nota del 27.04.2023, la Regione Abruzzo, trasmetteva gli elaborati di Piano e lo schema di intesa, da sottoscrivere sia alle Regioni Lazio e Molise, sia ai Comuni di Barrea, Bisegna, Civitella Alfedena, Gioia dei Marsi, Opi, Ortona dei Marsi, Pescasseroli, Scanno e Villetta Barrea, ovvero di quelli con una parte del territorio interessata da zone D del Piano e perciĆ² chiamati a sottoscrivere lā€™intesa prevista dalla legge. Tutti i Comuni abruzzesi interpellati approvavano, con specifiche Delibere di Consiglio Comunale il Piano e lā€™Intesa, autorizzando la sottoscrizione con la Regione Abruzzo e lā€™Ente Parco. In data 18.01.2024, la Giunta Regionale della Regione Abruzzo adottava la proposta di approvazione del Piano al Consiglio Regionale che non ĆØ riuscito a valutarlo, previo passaggio dalle competenti Commissioni consiliari, a causa della fine della legislatura col conseguente rinvio alla successiva”, sottolinea il comunicato. “Nella Regione Lazio lā€™iter ha dapprima risentito del rinnovo del Consiglio Regionale, avvenuto a seguito delle elezioni amministrative di febbraio 2023 e successivamente dellā€™esigenza di assicurare una verifica di coerenza con la vigente pianificazione paesaggistica (la Regione Lazio ĆØ lā€™unica, fra le tre interessate, ad esser dotata). Grazie alla sinergia tra funzionari e uffici, regionali e del Parco, anche questā€™ultimo scoglio appare superato e a breve il Piano sarĆ  trasmesso dalla Regione ai Comuni interessati allā€™intesa, Picinisco, San Donato Val Comino e Settefrati, per essere successivamente approvato in sede di Giunta Regionale. Per quanto riguarda la Regione Molise, sono state accordate le intese al Piano del Parco da parte dei Comuni direttamente interessati alla zona D, Comune di Pizzone e Comune di Rocchetta, che hanno visto riconosciute le legittime richieste. Lā€™intesa stessa ĆØ stata successivamente perfezionata con la sottoscrizione da parte del Parco, della Regione Molise e dei Comuni interessati, in data 08.08.2023. In data 19.01.2024 la Giunta Regionale ha adottato la Delibera n. 31, recante la proposta di approvazione del Piano al Consiglio Regionale. Esprimeva anche parere favorevole la III Commissione Consiliare. Come noto, lā€™approvazione del Piano ĆØ stata posta allā€™ordine del giorno del Consiglio Regionale, nella seduta del 19 marzo 2024 ma, ĆØ stata rinviata in Commissione per approfondimenti. Dunque, nonostante il complesso iter procedurale, appena raccontato, la conclusione del processo e la definitiva approvazione del Piano sembra ancora lunga soprattutto dove, nonostante tutti i passi fatti, si ĆØ addirittura deciso di tornare indietro.Ā  CiĆ² lascia in piedi le norme di salvaguardia, impedisce lā€™attuazione delle norme di indennizzo e la realizzazione del Piano di Sviluppo Socio-Economico”.Ā  ā€œOggi piĆ¹ che mai ā€“ ha dichiarato il Presidente del Parco Giovanni Cannata – abbiamo bisogno di avere una convergenza di intenti tra ciĆ² che pensiamo, diciamo e di conseguenza facciamo. La crisi ambientale non si affronta con mere dichiarazioni di principio, nĆ© con posizioni polarizzate verso lā€™interesse di pochi, ma con lungimiranza, verso gli interessi collettivi, attuali e futuri, soprattutto da parte delle Istituzioni. ƈ necessario dare slancio a questa visione perchĆ© nuovo ĆØ lo scenario ambientale, culturale ed economico che ci apprestiamo a vivere nellā€™immediato futuro. La pianificazione e lā€™attenzione alle regole ĆØ la base del nostro vivere civileā€.

One thought on “GIORNATA DELLA TERRA, PARCO D’ABRUZZO:”LA CRISI AMBIENTALE NON SI RISOLVE SOLO CON LE PAROLE”

  • Solo cercando di digerire le parole del presidente del Parco, si capisce che non c’ĆØ speranza che le leggi siano rispettate ed implementate.
    Ancora storia e parole ma nessuna iniziativa, concretezza o responsabilitĆ .
    Se devono prendere in giro i cittadini, dovrebbero almeno essere consapevoli delle loro potenzialitĆ  nel distruggere l’ambiente.

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