SI AVVICINA LA SURROGA, LA ROSSI PRONTA AD ENTRARE IN CONSIGLIO REGIONALE

Cresce l’attesa per la proclamazione degli eletti alle regionali del 10 marzo, slittata a questa settimana, visto che si sono rivelate particolarmente complesse le operazioni di controllo e verifica dei voti. Come trapela dall’ufficio regionale nella Corte d’Appello dell’Aquila se per i collegi di Teramo e Pescara il lavoro è completato, senza sconvolgimenti, per i colleghi di Chieti e L’Aquila, ci vorrà qualche altro giorno ancora. Grandi sconvolgimenti sull’assetto del nuovo consiglio non se ne attendono, unica partita potenzialmente aperta è quella che riguarda Alessandro Piccinini, ex assessore comunale dell’Aquila ed ex presidente della Gran Sasso Acqua, che ha raccolto nel collegio dell’Aquila 5.443 preferenze, con una differenza di appena 48 voti rispetto alla candidata Maria Assunta Rossi, attualmente posizionata in terza posizione,  pronta ad entrare all’Emiciclo come surrogata, al posto del più votato in assoluto in Abruzzo, Mario Quaglieri, assessore al bilancio uscente, e quasi sicuramente confermato in giunta. Lo stesso ha fatto il rieletto consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci, con 5.796 voti, che ha indicato un errore nel seggio 23 del comune dell’Aquila, nonostante la residenza di parenti, non ha collezionato nessuna preferenza a fronte delle 52 di Marialisa Paolilli. Nelle regionali del 2019 il verbale di accertamento degli eletti, che chiude le operazioni dell’Ufficio centrale regionale, è stato trasmesso al consiglio 13 giorni dopo la data del voto. In questo periodo di attesa vige la regola della prorogatio, prevista dallo Statuto e dalla legge elettorale regionale, che consente di prorogare i poteri del precedente consiglio finché non siano completate le operazioni di proclamazione degli eletti. L’Assemblea può intervenire solo in funzione degli “impegni derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea, a disposizioni costituzionali o legislative statali o che, comunque, presentano il carattere dell’urgenza e necessità”. La prima seduta del consiglio regionale si terrà tra il decimo e il ventesimo giorno dalla proclamazione dell’ultimo degli eletti. Durante la prima riunione sarà costituito l’ufficio di presidenza. Dopo l’elezione dell’ufficio di presidenza il presidente della giunta esporrà il programma di governo e il consiglio regionale ne prenderà atto. Il presidente della giunta, entro 15 giorni dalla sua proclamazione, nominerà gli assessori e il vicepresidente dandone comunicazione al consiglio. Un assessore sui sei totali previsti per la composizione della giunta, può essere scelto dal presidente tra cittadini esterni al consiglio che siano in possesso dei requisiti di eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere regionale.

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