PIÙ BELLA LA NUOTATA STORICA DI MUSSOLINI CHE IL TUFFO MALDESTRO DI MARSILIO

di Luigi Liberatore – Hanno riaperto le Naiadi a Pescara, dopo un tempo non tanto lungo, tuttavia travagliato, che aveva privato la città adriatica del complesso natatorio che nel 2009 aveva ospitato i campionati italiani di nuoto e i sedicesimi Giochi del Mediterraneo, come in altre circostanze, eventi di carattere internazionale di pallanuoto. Non è questa la sede per l’accertamento di motivi e colpe politico-amministrative per cui il complesso è rimasto senza acqua e senza gas; semmai dobbiamo dare atto che sia stato riaperto al pubblico sotto la vigenza di Marco Marsilio, presidente della regione, al quale va pure il merito di aver mantenuto la promessa di risolvere la questione soprattutto di rifarsi nei riguardi della sinistra che gufava piuttosto di riacciuffare ragioni concrete per far politica. Si è fatta fregare da Marsilio che a pochi mesi dalle elezioni regionali pianta una bandierina per sé stesso e per il suo partito sulle limpide acque delle “Naiadi”, quasi a battezzare la sua rielezione a presidente della regione Abruzzo. Da qualche tempo, il presidente uscente non ne perde una di occasioni per mostrarsi al pubblico; è andato a banchetti di ogni tipo, a feste danzanti, a stracittadine podistiche e perfino sulle aie a contatto coi contadini, tra govoni e spiedini, mentre la sinistra viaggiava tra le ovattate stanze universitarie a convincere il professore Luciano D’Amico di guidare il grand rassemblement. L’ex rettore è di grande cultura ma poco esperto, tuttavia, di tavolate e tuffi. Ecco, volevo arrivare al fatto che stamattina Marco Marsilio si è tuffato nella piscina delle Naiadi di Pescara, planando sulle rinnovate acque del complesso natatorio con tutta la sua apertura alare, dal grande effetto propagandistico e dalla grazia stilistica davvero deludente. Magari la nuotata storica di Benito Mussolini era più elegante, ma la scuola “elettorale” è quella. Ecco, alla fine volevo concludere che farsi vedere in giro, anche al di fuori di convegni e riunioni istituzionali, oppure di tavole rotonde e giornate di studio, magari ai cancelli delle aziende in crisi senza cravatta e polsini, potrebbe tornare utile alla sinistra per frenare gli impeti scenografici di Marsilio. Soprattutto perché, ormai è assodato, sono pochi quelli che vanno a votare col giornale sottobraccio…e molti quelli che restano impressionati da un tuffo. Seppur dozzinale…