SULMONA, SCOPERTA DISCARICA ABUSIVA IN LOCALITA’ SANTA RUFINA

In queste roventi giornate di luglio, si intensificano le attività di controllo del territorio volte alla tutela ambientale e zoofila da parte de Il Guardiano della Natura. Nella mattinata di ieri, nel corso di una normale attività di controllo del territorio, il presidente regionale dell’associazione, Venanzio D’Alessandro, constatava l’avvenuta rimozione di una consistente discarica abusiva di rifiuti a cielo aperto, lungo una strada secondaria in località Santa Rufina nel territorio comunale di Sulmona. La discarica, che poco più di un anno fa era stata oggetto di specifica segnalazione alle autorità comunali e sanitarie competenti proprio dall’associazione Il Guardiano della Natura, aveva nel tempo incrementato l’indecoroso cumulo di rifiuti di varia natura assumendo via via carattere di sempre maggiore criticità per la salute pubblica, anche in considerazione della vicinanza dei canali irrigui a scopo agricolo e le colture circostanti.

Il presidente D’Alessandro, nell’esprimere la piena soddisfazione per il risultato raggiunto anche a nome di tutti i volontari dell’associazione, non ha mancato di ricordare come l’abbandono dei rifiuti costituisca un reato che, a seconda di come viene perpetrato, comporta sanzioni pecuniarie più o meno pesanti e, nei casi più gravi, anche condanne penali, come previsto dal Testo unico ambientale (Tua), noto anche come Codice dell’ambiente. Il Tua, infatti, definisce i comportamenti stigmatizzabili e le azioni sanzionabili in materia di gestione dei rifiuti, ovvero dei prodotti di scarto liquidi o solidi. In particolare viene fatto “divieto assoluto di abbandono dei rifiuti sul suolo e nel sottosuolo e parimenti nelle acque superficiali e sotterranee”. Tale divieto è esteso ai centri abitati e alle aree rurali, al suolo e al sottosuolo, nonché ai mari, ai fiumi, ai laghi e, ovviamente, alle falde acquifere. L’episodio della discarica abusiva di Santa Rufina costituisce un esempio di come si possa addivenire a risultati concreti attraverso la fattiva collaborazione tra gli operatori di volontariato, in questo nell’ambito della tutela ambientale, e le amministrazioni locali che sempre più spesso si trovano a fare i conti con carenza di personale oltre che di mezzi finanziari. A dispetto del dilagare del malcostume e dei comportamenti di inciviltà che determinano queste degradanti situazioni.

Inoltre, sempre nella giornata di ieri, proseguendo le attività di controllo nel territorio del Comune di Pratola Peligna, una pattuglia dell’associazione Il Guardiano della Natura si imbatteva in una carcassa di cane pastore maremmano abruzzese lungo la strada provinciale. Anche in questo caso, come accaduto qualche giorno addietro con il volpacchiotto probabilmente vittima di un incidente, è stato prontamente informato, il competente “servizio veterinario – sanità animale” della Asl per il pronto intervento volto alla rimozione sicura della carcassa ai fini dei prescritti accertamenti e al successivo regolare smaltimento.