TRA LA MADONNA CHE SCAPPA E QUELLA CHE VOLA LA DIFFERENZA STA TUTTA NEL BUSINESS

di Luigi Liberatore – A quel lettore, che ha sempre la curiosità di andare a vedere cosa abbia scritto, devo anticipare una paio di cose: che si armi di pazienza purché sarò lungo, ma non è colpa mia; e che per l’argomento che tratto, gli ripeto che sono buon credente ma cattivo praticante.

Il Lauretano caduto

Cominciamo con la manifestazione della Madonna che scappa in piazza che si è svolta domenica a Sulmona. Tutta la città è a conoscenza del fatto che sia caduto uno dei componenti della quadriglia durante la corsa e che dalle colonne di questo giornale ho espresso una opinione sul seguito dello svolgimento della manifestazione, illustrando un mio pensiero quasi fosse una visione che non recava in sé nulla di peccaminoso. Ho immaginato che in quel momento la Madonna potesse fermarsi e interpretare il ruolo di un qualsiasi cireneo per quel lauretano caduto. Questo l’antefatto. Andiamo, adesso, al misfatto. A un giornalista, recatosi nella sede di Vico del Tempio per ritirare il pass per poter svolgere il proprio lavoro durante la manifestazione di Pasqua, la confraternita dei lauretani ha preteso che firmasse una liberatoria con la quale si obbligava a consegnare loro tutte le foto scattate, minacciandolo, in caso contrario, di revocargli l’accredito, quasi che sulla manifestazione la stessa confraternita potesse vantare il copyright. Negandogli di fatto, un diritto sancito dalla Costituzione: il diritto di cronaca. Vicenda che denota un senso di protervia da razza padrona. Bene. E allora, ci si chiede? I puristi non sanno, o fanno finta di non sapere, che le confraternite a Sulmona godono di un privilegio unico nel pur vasto e variegato mondo della Chiesa, per cui è loro concesso il diritto della costruzione e della vendita dei loculi nel cimitero comunale. Cosa significa? Che le confraternite sulmonesi non sono un modello di astrazione rispetto alla brutale realtà della nostra vita quotidiana, non sono quel mistico ricovero adatto per soli ritiri spirituali, ma imprese, che agiscono in regime monopolistico in un ambito che non conosce crisi: la gestione dei funerali. Dunque, le confraternite a Sulmona, costruiscono e vendono i loculi cimiteriali, gestendo i funerali col loro apparato scenografico in un settore praticamente da loro dominato, mettendo fuori mercato le imprese laiche delle pompe funebri. Questo perché? Perché lo consente il Comune da tempo immemorabile, perché le confraternite a Sulmona non si toccano, perché le confraternite sono un bacino prezioso sotto ogni punto di vista: economico (anche per la Curia), ed elettorale. Io non so se qualche sindaco abbia provato a ristabilire correttezza nel contesto, o che abbia ravvisato la necessità di far riassumere al Comune l’obbligo della costruzione e della vendita dei loculi cimiteriali, come si fa dovunque. Anche perché nel caso di Sulmona si prefigurerebbe, a detta di alcuni avvocati, un danno erariale per il Comune e una concorrenza sleale nei confronti delle altre imprese funebri del territorio. A tale proposito è in corso un contenzioso in via di definizione in sede civile. Certo è che le cose vanno così da troppo tempo, sia che spiri il vento da sinistra sia che soffi da destra. Torniamo ai riti pasquali. Mentre a Sulmona si celebrava la Madonna che scappa, a pochi passi, a Introdacqua, partiva una medesima manifestazione chiamata la Madonna che vola; rito tutto laico, ardimentoso ma meno sofisticato di quello di Sulmona, tanto è vero che a far parte della quadriglia che sosteneva la Madonna in “volo” c’era il sindaco. Al curioso che ha avuto la pazienza di seguire fino in fondo il mio ragionamento, devo spiegare perché abbiamo dato questo titolo all’articolo: perché tra le due Madonne, tra quella che scappa e quella che vola, la differenza la fa semplicemente il business. Per cui sono legittimato a pensare che, seppure a malincuore, anche la Madonna possa darmi ragione. E a me basta.

6 thoughts on “TRA LA MADONNA CHE SCAPPA E QUELLA CHE VOLA LA DIFFERENZA STA TUTTA NEL BUSINESS

I commenti sono chiusi