COGESA COME “FORT APACHE”: RESISTERE! RESISTERE!! RESISTERE!!!

di Luigi Liberatore –Fino a qualche giorno fa sapevamo che fossero solo in quaranta a volere le dimissioni dal Cogesa di Franco Gerardini: quaranta sindaci. E’ notizia fresca che a dare manforte a quei quaranta soci dell’azienda compartecipata che tratta i rifiuti di circa 60 comuni, e tra questi l’Aquila, si siano schierati cinque consiglieri comunali di minoranza di Sulmona. Quattro li conoscevamo: Zavarella, Di Rocco, Masci e Gerosolimo: bastavano per farci dire quarantaquattro gatti.. E, invece, ci ha tolto questo bel privilegio il quinto consigliere: Antonietta La Porta. L’avevamo persa di vista, nascosta nei meandri della regione Abruzzo, ed invece rieccola giusto per toglierci il gusto della battuta. Quei cinque, comunque, non contano nulla. Al di là di questo breve fraseggio che vorrebbe allentare la tensione attorno ad un problema serio, dobbiamo tuttavia registrare che sulla società si stanno addossando le avvisaglie della tragedia, perorate dall’atteggiamento intransigente, se non spregiudicato, di quei 40 sindaci che contestano la nomina del manager Gerardini al vertice dell’azienda. Gerardini si sta muovendo con la competenza che tutti gli riconoscono, ed ha già prospettato le linee di salvaguardia per raddrizzare i conti societari e soprattutto curare le ferite dell’ambiente che si distende attorno all’insediamento di Noce Mattei, non compromesso ma maltrattato. Ci sembra che Franco Gerardini abbia addirittura trovato l’intesa col comune dell’Aquila per la continuazione di un rapporto ma su basi economiche vantaggiose ed anche rispettose della normativa in vigore, mentre in quaranta continuano nel loro scellerato attacco al sistema. A me dispiace soltanto che si parli di loro, e non di quegli amministratori che, rompendo ogni vincolo ostativo, hanno deciso a fine dicembre di salvare Cogesa, duecento dipendenti e soprattutto un valore politico legato al territorio. Pauci sed boni: Pochi ma buoni. Cogesa come Fort apache? Penso di no, purchè Gerardini sappia resistere, resistere, resistere!