MASCI ESCE ALLO SCOPERTO: SI CANDIDA A SINDACO DEL CENTRODESTRA

Nel febbraio scorso aveva rivolto un appello ai sulmonesi per “per tornare ad amare con forza e passione la città”, lasciando intendere di essere disposto anche ad una battaglia in prima persona. Oggi Vittorio Masci esce allo scoperto dicendosi “pronto” a guidare il centrodestra, precisando come “in tanti mi hanno chiesto, ricevendo incoraggiamento a proseguire da esponenti del mondo imprenditoriale, agricolo, professionale, culturale, sociale e del volontariato della nostra città, disposti a collaborare”. La sortita dell’ex capogruppo di maggioranza, nell’era Federico, è destinata a rimescolare le carte nel centrodestra, sollecitando una riflessione in tutta la coalizione e anche in quella parte che ha già aderito al tavolo del raggruppamento civico con Pd, Azione, Sinistra Italiana, Sbic. Una grande coalizione che Masci naturalmente boccia al pari del civismo che ha guidato la città negli ultimi cinque anni. “E’ giunto il momento delle scelte, gettando, come si dice, il “cuore oltre l’ostacolo” perché, come ho affermato quando ho dato la mia disponibilità a tornare all’impegno politico amministrativo per la mia città, un’altra Sulmona è possibile. Ne sono convinto. Non è utopia, perché l’impegno di persone di valore, restie a mettersi in campo di fronte al triste scenario visto in di questi anni, può ottenersi se vi è la prospettiva di un reale cambiamento” sottolinea Masci. Secondo l’esponente del centrodestra “a Sulmona il civismo ha fallito ed ha fatto il suo tempo. E’ sotto gli occhi di tutti. Nella nostra città, dietro lo slogan del civismo e della indipendenza dalle forze politiche (con cui poi invece qualcuno di nascosto flirta ogni giorno), è proliferato un meccanismo di potere fatto di spregiudicato clientelismo, di incarichi ad amici e parenti, di indebitamento degli enti sovracomunali, di isolamento dalla politica che conta e che può aiutare il territorio, di caos della macchina amministrativa, di incarichi dirigenziali dati senza rispetto delle regole, di assessori non della nostra città, quasi che a Sulmona non vi siano persone capaci di fare meglio”. Ma alla bocciatura della coalizione civica alla guida della città, Masci fa seguire un’altrettanto netta bocciatura dell’altro raggruppamento civico nascente. “Non ho creduto, dopo aver dato la disponibilità ad un impegno diretto, che a questa amministrazione civica uscente ed a chi ne ha tenuto sempre le fila dall’esterno in modo palese, vantandosene ufficialmente e facendo sfoggio di un potere feudale si potesse opporre un altro raggruppamento civico, costituito solo per combatterlo. Innanzitutto perché unire tutti, da destra a sinistra, con il solo spirito di sconfiggere chi oggi fa sfoggio di inusitato e mal utilizzato potere (si intende, per la comunità, non certo per lui ed i suoi amici) appare problematico. Perché non si fanno le coalizioni per vincere ma per amministrare, ed una tale improbabile coalizione avrebbe scontato le differenze di vedute su troppi punti e sarebbe destinata a cessare molto prima della scadenza naturale il suo percorso, e di questo Sulmona non ha certo bisogno – spiega Masci – in secondo luogo perché si tratterebbe pur sempre di una coalizione civica, e quindi di una copia di quello che già esiste, con il rischio che a quel punto l’elettore preferisca l’originale, seppur avariato, della amministrazione uscente alla copia dello stesso. Ho creduto invece, e lo riaffermo, che Sulmona non è un paese dove si contrappongono liste civiche, spesso trasversali e fatte di gruppi familiari, ma è una Città, che merita il ritorno della politica vera, quella che si fa nelle sedi dei movimenti e dei partiti e non al bar o ai bordi della strada, come quotidianamente siamo abituati a vedere. Non sono e non sarò mai un politico da marciapiede, ma un sulmonese da generazioni che ama profondamente la sua città, pronto a fare gli inevitabili sacrifici, anche personali, che un impegno amministrativo impone, pur di non vederla spegnere. E proprio dai partiti, da alcuni di essi in modo ufficiale e da significativi esponenti di altri in identico modo, è venuto il sostegno a che questo percorso vada avanti”. “Una coalizione di partiti del centro destra, affiancata da liste civiche moderate e da quelle forze che vogliono comunque riconoscersi in questo progetto, può, a mio avviso, essere l’unica proposta credibile, che assicuri una continuità amministrativa, un riscatto della Politica in città, volutamente destrutturata per far spazio solo al personalismo di singoli condottieri, una ripresa di ruolo guida nel territorio del centro Abruzzo, un collegamento con l’amministrazione regionale che, prescindendo da chi governa, è sempre organizzata sui partiti e non certo sul civismo” conclude Masci.