COMMERCIANTI CENTRO STORICO: SIAMO ANCORA AL “NULLA AMMINISTRATIVO”

I commercianti tornano a chiedere un incontro urgente all’intera amministrazione comunale. Incontro richiesto più volte, dopo la manifestazione del 1° marzo scorso ma non ancora accordato ed un tavolo di concertazione che consenta di affrontare i problemi del centro storico per risolverli e scongiurare il rischio che tutto finisca solo in promesse, annunci e impegni non mantenuti. Un timore che i commercianti non nascondono considerando che resta tuttora lettera morta il documento presentato dai commercianti del centro a conclusione della giornata di mobilitazione. “Ovunque in Italia è aperta una profonda riflessione sui “Centri Storici” che impegna le amministrazioni comunali, quali che siano le loro dimensioni – affermano le associazioni dei commercianti del centro – a Sulmona invece, i commercianti, ad oltre un mese dalla manifestazione che li ha visti occupare la sede comunale con una imponente presenza per denunciare con forza le carenze del “salotto buono” cittadino, devono amaramente constatare il “nulla amministrativo” rispetto alle criticità del centro storico, presentate in quella occasione alla sindaca, ai membri della giunta e del consiglio.Niente di niente tranne una poco efficace ordinanza sindacale sul decoro dei locali commerciali inattivi. E tante discettazioni su questo o su quello, mai peraltro tradotte in atti amministrativi, buone solo a riempire colonne e colonne sulla stampa locale con toni fra l’altro volutamente marcati, volti ad una “populistica” ricerca di facili consensi nell’opinione pubblica”. Gli operatori del centro ritengono che tutto questo avvenga “forse per far passare in sordina l’aumento della Tari a Sulmona, che già condivideva con Roseto la più forte pressione fiscale in Abruzzo. Ben diversamente da altre amministrazioni che hanno ridotto la Tari e adottato incentivi e agevolazioni alla permanenza dell’attività commerciale e dell’artigianato artistico nei  centri storici”. Secondo commercianti e altri operatori economici in centro “c’è bisogno di cambiare rotta e di riservare più attenzione all’economia che può essere prodotta nel centro storico di Sulmona”. L’ultima prova fallimentare delle potenzialità inespresse il centro storico l’avrebbe data nei giorni delle festività pasquali. “Anche nella Settimana santa appena trascorsa l’amministrazione comunale si è fatta trovare impreparata a rispondere alle esigenze dei residenti ed alle aspettative dei visitatori e degli operatori tra bagni pubblici chiusi, transennamenti trasandati nei punti più strategici, aree di parcheggio e variazioni alla mobilità non segnalate adeguatamente e addirittura in contrasto con le ordinanze esposte, autorizzazioni all’occupazione del suolo pubblico non rilasciate. Per non parlare delle peregrinazioni a cui sono stati costretti i camper per l’annosa indisponibilità dell’area loro riservata, con estremo imbarazzo della locale associazione camperisti che anche nel 2018 si è vista costretta ad annullare tutti gli eventi e raduni programmati” sottolineano i commercianti. “E nel frattempo, a dispetto delle numerose strutture in disuso, si preparano gli esodi di servizi strategici quali la Tenenza della Guardia di Finanza, della Agenzia di Riscossione e della sede locale della Università di L’Aquila, che per anni ha dato un importante risalto regionale a Sulmona oltre all’ovvio risvolto positivo sul piano economico. Per chiudere il disastroso quadro turistico-culturale, di cui tanto ci si riempie la bocca per avvalorare ulteriori limitazioni alla viabilità, nessuna tempistica prevista per le riaperture del Liceo Classico e dell’annessa Biblioteca Comunale, una volta prestigiosa, nonché dell’Istituto Tecnico Commerciale e Geometri. Urge rendere operativo il tanto sbandierato tavolo di concertazione sul Centro Storico perché la stagione estiva incombe ed i commercianti non possono più essere solo attori responsabilizzati (in quanto sollecitati a sostenerle) di scelte altrui, calate dall’alto a volte senza preavviso e senza confronto con le categorie sul loro impatto.Può ancora essere il momento del confronto e della compartecipazione con l’amministrazione comunale su tutta la tematica del centro storico, ma solo a patto di una reale condivisione ed una operatività più tempestiva” concludono i commercianti.