CARUGNO (PSI): SOLO LA PROVINCIALE PER PACENTRO ALL’ANAS, ESCLUSE LE ALTRE VIE DEL TURISMO

L’unica strada del comprensorio peligno che passerà all’Anas è la provinciale per Pacentro. Lo sottolinea Massimo Carugno, della segreteria nazionale Psi. “Così il colosso statale delle strade italiane, con i potenti mezzi e fondi a disposizione, garantirà la manutenzione e l’ammodernamento delle arterie che ritornano sotto la sua gestione – fa notare Carugno – rimediando ad uno dei più grossi problemi per la viabilità è la quasi totale mancanza di fondi dI Provincie e Regioni per la manutenzione delle strade di loro proprietà”. Una soddisfazione che toccherà marginalmente il territorio peligno. “Ma si badi bene: non perchè è una strada peligna, ma perchè è la prosecuzione della Provinciale 487 “per Caramanico” che, partendo da Scafa (Provincia di Pescara), finisce appunto a Sulmona transitando per Caramanico, Passo San Leonardo, Pacentro” spiega l’esponente socialista. “Eppure dalle nostre parti di arterie che avrebbero bisogno di una bella “rinfrescata”, tra ammmodernamenti e manutenzione ve ne sono.Specie se si considera che alcune di queste raggiungono centri importanti per il turismo, e che sotto questo aspetto diventano vitali – prosegue Carugno – Inutile dire, con squilli di fanfare e suoni di sacri bronzi, che, nel compensorio Peligno, si vuole investire nel turismo, inutile sciacquarsi la bocca con la bellezza e la ricchezza ambientale dei nostri parchi, se poi non si creano le condizioni per far arrivare i turisti con uno straccio di comodità e sicurezza viaria. Penso alla Strada Regionale 479 “per Villalago, Scanno, Barrea” ed alla Strada Provinciale 12 “per Campo di Giove e quindi Palena” . Una si collega con Scanno e attraversa, fino a Barrea, una grossa fetta del Parco Nazionale d’ Abruzzo e l’altra porta alle pendici della Maiella che resta la seconda montagna piu grande dell’Appennino”. “Si dice che ci sarà un secondo lotto di trasferimenti all’Anas. Non si è capito bene se in questo o dopo il secondo avvento” conclude il componente della segreteria nazionale Psi, non nascondendo però il presentimento che la cittadinanza peligna, anche in futuro sarà destinata a subire mortificazioni, abbandonata ancora dalla politica regionale.