PREMIO SULMONA, PALLOZZI IPOTIZZA IL DOLO PER OPERA DANNEGGIATA

“In 42 anni non si era mai verificato un episodio di questo tipo. Ancora non riusciamo a capire come sia caduto il pannello che si trovava dietro l’opera di Mad, visto che era ben saldo”.  E’ rammaricato Gaetano Pallozzi, il direttore artistico del di arte e cultura “Il Quadrivio” di Sulmona organizzatore del Premio Sulmona, per la scultura in ferro di Gianni Colangelo, in arte Mad, danneggiata da un pannello di legno che si è staccato schiacciandola (CLICCA). Ipotizza l’atto vandalico e si dice pronto a sporgere denuncia contro ignoti: “trattandosi di un’opera molto originale” afferma Pallozzi “non vorrei che qualche vandalo, estraneo completamente al mondo dell’arte, abbia elaborato – in modo doloso – un’azione per provocare la caduta del pannello e di conseguenza il danneggiamento dell’opera. E’ nostra intenzione presentare una circostanziata denuncia alle autorità competenti allo scopo di salvaguardare l’immagine del Premio Sulmona e dei responsabili del Polo Civico Museale di Santa Chiara. Una decisione che vorremmo fosse condivisa anche dall’artista”.  Pallozzi, rispondendo all’artista il quale, indignato, ha lamentato sia che ad avvisarlo è stato un conoscente e non gli organizzatori, sia il fatto che l’opera danneggiata, del valore di 5 mila euro, non sarà rimborsata in quanto la mostra non è coperta da alcuna assicurazione. “Mi spiace per quanto accaduto” commenta il direttore artistico “tra l’altro sono stato io a scegliere e a invitare l’opera “L’ultima cena” al Premio Sulmona, così come ho avvisato tempestivamente l’artista Mad del danneggiamento dell’opera. Tra l’altro sono stato io a scoprire l’accaduto. Ieri, come ogni mattina, sono andato alla Pinacoteca per visionare le opere e mi sono ritrovato davanti il pannello caduto e l’opera danneggiata. Come organizzazione ci siamo mossi subito ed abbiamo tempestivamente avvisato Mad”.Aggiunge Pallozzi che il Circolo ha chiesto l’intervento del Comune di Sulmona al fine di ripristinare il pannello. “Resta il rammarico”, conclude “per il danneggiamento dell’opera. Il taglio di fondi subito negli ultimi anni ci ha portato a forti tagli di bilancio, che si sono riversati anche sulle spese assicurative, oltre a dover richiedere – cosa di cui mi duole molto – un contributo ad ogni singolo artista e la liberatoria da ogni responsabilità”.

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