REGIONE E COMUNI SUL TRENO D’EPOCA DA SULMONA A CASTEL DI SANGRO

SULMONA – Politici in carrozza sperimentando quella ferrovia affascinante da valorizzare. Dopo il successo del primo week end lo scorso maggio con il ritorno del Treno d’epoca sulla Transiberiana d’Italia,  domenica 3 agosto, in uno dei due appuntamenti (l’altro il 5 agosto) promossi dal Parco nazionale della Majelle, sui  binari “senza tempo” viaggeranno sindaci e giunta regionale. Da Sulmona (ore 9.30)  a Castel di Sangro, mentre martedi’ 5 agosto il suggestivo itinerario, immerso nei paesaggi mozzafiato stretti tra le montagne del centro Abruzzo, sara’ dedicato a tutti gli appassionati che vorranno vivere un’emozione unica. Il treno di domenica avra’ in composizione anche una prestigiosa carrozza di tipo “salone” con velluti, legno e tanto fascino retro’ e fara’ sosta nelle stazioni intermedie di Campo di Giove, Palena e Roccaraso, prima di terminare il viaggio a Castel di Sangro. Un viaggio slow, lento, senza fretta di arrivare, perche’ lo spettacolo sara’ proprio il viaggio stesso e la natura che si ammira dal finestrino, tra il verde intensissimo e i colori cangianti dei boschi d’estate.

La Ferrovia del Parco, inaugurata all’esercizio turistico lo scorso 17 maggio dalla Fondazione Fs Italiane, e’ una delle quattro linee storiche che, a livello nazionale, rappresentano un vero e proprio museo dinamico della storia e dell’esercizio ferroviario. Oltre alla Sulmona – Castel di Sangro, la piu’ estesa delle quattro, Fondazione FS sta ridando vita alla Ferrovia del Lago – da Palazzolo sull’Oglio a Paratico/Sarnico sulle rive del Lago d’Iseo – alla Ferrovia della Val d’Orcia – da Asciano a Monte Antico nell’incantevole paesaggio delle “Crete Senesi”- ed alla Ferrovia della Valle dei Templi, che va da Agrigento Bassa a Porto Empedocle, tra i Templi della Magna Grecia, Patrimonio Unesco. La Sulmona – Castel di Sangro, la Ferrovia del Parco, e’ lunga 76 km e costituisce un vero e proprio capolavoro dell’ingegneria ferroviaria italiana. Aperta nel 1892 fino a Cansano e poi per tappe successive fino a Isernia, la linea subi’ pesanti danni durante il secondo conflitto mondiale, tanto che il suo ripristino si concluse solo nel 1960. Dai 350 metri sul livello del mare della “citta’ dei confetti”, Sulmona, il binario “attacca” i fianchi della montagna e conduce, in solo 25 Km di percorso, ai 950 metri di Cansano. Numerosissime le opere d’arte che la qualificano come una linea ad alto valore tecnico e ferroviario, oltre che paesaggistico. La ferrovia attraversa infatti il Parco nazionale della Majella e tocca note localita’ di soggiorno come Roccaraso. A Rivisondoli-Pescocostanzo si raggiungono i 1.268 metri conferendo all’amena stazioncina, prossima all’altopiano, il primato di secondo punto piu’ elevato della rete FS dopo la stazione di Brennero. Boschi e panorami stupendi, dalla Majella al Gran Sasso d’Italia, con una varieta’ di climi e di vegetazione che sono valsi alla “Ferrovia del Parco” anche l’appellativo di “Transiberiana d’Italia”. Tutte le informazioni, gli orari del treno storico del 5 agosto e le modalita’ di partecipazione all’evento su www.fondazionefs.it