AUTOSTRADE E MASTERPLAN, LA REGIONE PUNTA AD EMENDAMENTO AL DECRETO GENOVA

Ora la Regione spera in un emendamento al decreto ‘Genova’ che il Parlamento si appresta a convertire in legge. Lo ha auspicato stamattina il presidente vicario Giovanni Lolli, ribadendo che il decreto del governo giallo-verde “contiene una svista quando afferma che dai fondi destinati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il Masterplan Abruzzo, vadano prelevati 250 milioni per la messa in sicurezza dei tratti autostradali A24 e A25”. Lolli ha spiegato che l’approvazione di un emendamento salva-masterplan consentirebbe di far ricorso ai fondi statali – per una struttura di interessa statale – che ci sono e debbono essere utilizzati. Lolli ha tenuto conferenza stampa insieme al presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio e al direttore generale della Regione, Vincenzo Rivera. Lolli, in replica al M5S, ha precisato che la delibera di Giunta regionale del 9 luglio 2018, che secondo una interpretazione del ministro Danilo Toninelli consentirebbe al ministero delle Infrastrutture di prelevare la somma di 250 milioni di euro per gli interventi sulle autostrade abruzzesi già programmati, “non ha autorizzato l’utilizzo dei fondi del Patto per lo sviluppo-Masterplan Abruzzo, ma fa solamente riferimento a fondi assegnati, non trasferiti e non riferibili a procedure contrattuali esecutive o in esercizio”. “Non si capisce perché fondi già destinati all’Abruzzo per azioni di contrasto al dissesto idrogeologico o per lo sviluppo economico del territorio, debbano essere utilizzati per una infrastruttura di interesse nazionale e che quindi vanno finanziati con fondi nazionali; che, tra l’altro, sono già disponibili” ha spiegato il presidente vicario.”Se questo non accadesse, per colpa del decreto l’Abruzzo subirebbe uno stop su una considerevole parte dei progetti vincolati, fino a quando questi fondi non vengano restituiti da qualche futura finanziaria – ha concluso Lolli – se il Governo nelle prossime ore non rimedierà a questo errore, l’Abruzzo, con tutte le sue articolazioni e le sue espressioni, scenderà in campo per far sentire forte la sua opposizione a questo vero e proprio tentativo di scippo”.