OMAR PEDRINI, IL CANE SCIOLTO CHE ATTRAVERSA LA STORIA DEL ROCK

C’è una cane sciolto che sta attraversando la storia del rock. Tra palco e letteratura. Si chiama Omar Pedrini, è in tour da 32 anni, e adesso racconta la sua storia, che è anche quella del rock italiano, in un libro che si intitola, appunto, Cane sciolto (Chinaski Edizioni).Il volume è stato presentato ieri in un incontro con lo “zio Rock” d’Italia presso la libreria Pizzi Mondadori, in piazza Capograssi, a Sulmona. Il libro arriva qualche mese dopo il disco “Come non ci fosse un domani”, che è quasi la prefazione, visto che a causa del suo cuore matto, Pedrini vive davvero ogni giorno come non ci fosse un domani, abbracciato dalla sua famiglia, e in particolare dalla moglie Veronica e dalla loro figlia Emma Daria. Oltreché dall’altro figlio che si chiama Pablo. Stiamo anche per assistere a prestigiose tappe live dello “zio Rock” durante le quali ripercorrerà la sua carriera suonando un repertorio di best of che parte dagli esordi con i Timoria fino a Come se non ci fosse un domani. “Sono sempre stato contrario alle biografie – ha raccontato Omar Pedrini- il rischio è quello di cadere nell’agiografia o nell’eccesso di severità. Ma ora che ho compiuto cinquant’anni ho ritenuto fosse il momento. Il libro ha il passo del romanzo. Ho dato a Scarioni i nomi di trenta persone che hanno segnato la mia vita. Lui ci ha messo due anni a trovarle e farle parlare di me”. Il risultato è un viaggio itinerante “nella storia del rock italiano, da Pino Scotto alla PFM fino a Giuliano dei Negramaro e Don Gallo e Genova”.

(FOTOSERVIZIO DI ANGELO D’ALOISIO)