SANITA’, BIANCHI ACCUSA: DECLINO DELL’OSPEDALE FRUTTO DI SCELTE POLITICHE SBAGLIATE

“Ad un anno dalla scelta poco consapevole del consiglio comunale di Sulmona di acquiescenza all’ospedale di base, l’attrattività tanto sbandierata e promessa sia dal sindaco Annamaria Casini che dall’assessore alle aree interne Andrea Gerosolimo, che dai vertici Asl, non si è potuta avverare”. Lo afferma Elisabetta Bianchi, capogruppo consiliare di Forza Italia, ricordando che “nel nostro ospedale arriveranno i rinforzi di personale medico assunti a tempo indeterminato condivisi con le strutture di Castel di Sangro ed Avezzano poiché a Sulmona, i medici a tempo determinato non ci sono proprio voluti venire. Piccola gratificazione di fine estate per una struttura che ha comunque troppi posti letto vuoti, secondo le dichiarazioni del manager Asl, Rinaldo Tordera”. Per il capogruppo FI “è giunta l’ora che il sindaco di Sulmona ci faccia i conti: bisogna trovare la forza politica perché a Sulmona possa essere riconosciuto un ospedale di primo livello”. “Sembra quasi che i protagonisti della riforma sanitaria in Abruzzo però non vogliano riconoscere gli effetti del piano sanitario regionale che penalizza l’area del bacino di Sulmona andando ad ingrassare l’ospedale di primo livello di Avezzano o presidi di altre Asl come Chieti e Pescara per potersi poi stupire sulla stampa dei risultati mortificanti generati dalle loro stesse impostazioni tecniche – prosegue Bianchi – se l’ospedale di Sulmona ha troppi posti letto vuoti è perché la politica che subisce è una politica di incertezza di gestione e di depotenziamento e perfino il nuovo edificio, il primo antisismico in Abruzzo sarà destinato ad essere spogliato di professionalità per facilitare migrazioni nella Marsica, nell’Aquilano, nel Chietino e nel Pescarese. Questo è il mesto risultato di una politica improvvisata che naviga a vista per la quale il sindaco si limita a raccogliere le lamentele dei cittadini poiché con la sua azione non sa prevenirle. Di pari passo una Asl che si lascia sorprendere dall’estate e non previene l’emergenza delle ferie degli operatori e di una vasca per il parto in acqua per esempio, che a Sulmona è in arrivo da mesi ma ad Avezzano e all’Aquila già c’è da tempo”. Il consigliere comunale di minoranza conclude ritenendo che “i segnali spesi da Tordera siano l’inequivocabile indicatore che le scelte operate sull’ospedale di Sulmona siano state fallimentari e penalizzanti non solo per il bacino di utenza ma anche per la produttività della stessa Asl. Temiamo che la prossima domanda cui il direttore sanitario sarà costretto a dare una risposta adeguata sarà quella di individuare se i tanti cari posti letto sempre occupati si trovino prevalentemente in strutture resistenti al sisma e, se no, come mai. Sulmona è destinata ad avere la prima struttura ospedaliera antisismica in tutta la Regione Abruzzo. È questo il vero ed unico dato reale sul quale costringeremo le istituzioni, la politica regionale e cittadina a confrontarsi”.