DI PIERO ALLA CORTE DI TRE DONNE E STIA ATTENTO ALLE BACCHETTATE

di Luigi Liberatore – Questa mattina il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, ha ricevuto a Palazzo san Francesco Marianna Scoccia, Antonietta La Porta e Maria Assunta Rossi, neo elette al consiglio regionale d’Abruzzo. C’è da supporre, mi pare ovvio, che ad organizzare l’incontro ci abbia pensato lo
stesso sindaco non foss’altro per l’appartenenza territoriale della terna vincente tutta al femminile delle elezioni amministrative, ancorchè siano lontane dal suo credo politico. Incontro che va ben al di là dell’omaggio necessario alle tre donne ma che prelude a una specie di composizione di una cabina di regia per far fronte alla crisi profonda in cui versa il territorio, con atti politici da concordare e da attuare in ambito regionale. Sarò irrituale e irritante, tuttavia mi va di ribaltare l’avvenimento, o l’immagine diffusa col comunicato, dicendo che siano state questa volta le tre donne a “ricevere” Gianfranco Di Piero, dimostrando grande eleganza soprattutto se la colleghiamo al silenzio, o alla scarsa visibilità, tenuto dal sindaco di Sulmona durante tutta la campagna elettorale. Gianfranco Di Piero, così come tutta la “sua” amministrazione, ha palesato un basso profilo (more solito) nella circostanza sicchè le tre donne hanno fatto tutto da sole per cui si trovano in una condizione di “superiorità” numerica e di genere. Ormai di acqua (poca) ne è già passata sotto i ponti e questo argomento non ha più ragioni di esistere sebbene qualche scoria rimane vagante. L’incontro avvenuto a Palazzo san Francesco avvia verso un quinquennio di
collaborazione o di intese più strette la città di Sulmona con la Regione proprio col supporto delle neo elette, dal momento che la città è trainante in tutti i sensi per la ripresa dell’economia e del turismo per Sulmona in sé e per i territori limitrofi che hanno margini enormi di crescita.
Marianna Scoccia, Antonietta La Porta e Maria Assunta Rossi hanno l’obbligo adesso di testimoniare il loro impegno con iniziative concrete e fattibili e di sollecitare anche gli amministratori locali a tenere il loro passo. Temo tuttavia che il sindaco di Sulmona, in quanto a ritmo, possa rimediare qualche bacchettata dalle tre maestre in cattedra!

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