AMY WINEHOUSE – BACK TO BLACK
di Massimo Di Paolo – Una regia multiverso quella di Sam Taylor-Johnson per una narrazione cinematografica dedicata alla dea del white soul Amy Winehouse. E giustamente la musica fa da involucro pregiato, atteso e dovuto per descrivere unāartista amata ma non sufficientemente goduta per la breve vita e per il tormentato periodo che ha caratterizzato il momento piĆ¹ fertile della sua carriera. Una proposta cinematografica per appassionati di musica, per i seguaci di Amy e per gli amanti del cinema. Una narrazione che utilizza sia il racconto di vita sia la descrizione del profilo di personalitĆ di unāartista ricca di contraddizioni e sofferente fin dalla giovane etĆ .
Back to Black, il titolo dellāalbum capolavoro di Winehouse,Ā diventa lāossatura della scenografia. Una vita narrata attraverso la musica e parlata dal punto di vista di Amy. Un racconto sfumato ma nitido su un amore tossico con dipendenze, disturbi alimentari e una depressione iniziata in adolescenza e mai curata. La bellezza del film, la bravura della regia si rintracciano in una interpretazione straordinaria della giovane attrice Marisa Abela.
Talmente brava da inquietare a tal punto da far sorgere la domanda: cosa cāĆØ di Amy Winehouse in Abela?Ā
Probabilmente uno studio, un lavoro lungo e accurato della giovane ventisettenne insieme a tutto lo staff di produzione. La āpellicolaā, testimonianza di aspetti non conosciuti, oltre alle capacitĆ interpretative, a un vocale dal suono melanconico simile a Sarah Vaughan,Ā mette in evidenza la bravura nello scrivere canzoni che hanno reso Amy Winehouse artista vera con unĀ talento straordinario e unico nel suo genere. Film molto bello, mai banale, tecnicamente ineccepibile, dai contenuti nascosti: per chi osserva cercando.Ā In sala dal 18 anche a Sulmona.Ā Ā