PISTOLA IN AUTO, IL TRIBUNALE DEL RIESAME CONFERMA I DOMICILIARI PER FERRARA

Resta agli arresti domiciliari Aldo Ferrera, il 47enne siciliano di origine e residente da anni a Pratola Peligna. L’uomo era stato arrestato  il 6 luglio scorso dal Nucleo Operativo della compagnia dei Carabinieri di Sulmona dopo essere stato fermato ad un posto di blocco nei pressi del casello autostradale di Pratola Peligna. Nascosta nel cruscotto della sua auto Ferrera i carabinieri hanno trovato una pistola calibro 765 e con dodici proiettili custoditi in un barattolo bianco. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame dell’Aquila che ha rigettato l’istanza di revoca della misura cautelare depositata dal suo avvocato, Angelo Pace. Per i giudici aquilani “la misura cautelare applicata dal Tribunale di Sulmona risulta la più adeguata tenendo conto anche della pericolosità sociale del soggetto”. Il 46 enne dal canto suo si era difeso, spiegando di essere appassionato di armi e di aver trovato la pistola lungo l’autostrada. L’arma, a suo dire, sarebbe stata conservata nella vettura ai fini della restituzione. Una versione che non ha convinto i giudici del Riesame anche perché l’uomo, come si evince nell’ordinanza, avrebbe conservato e “pulito” la pistola. Circostanza questa che ha spinto i giudici a non credere alla tesi difensiva. Intanto prosegue l’inchiesta di Procura e Carabinieri. Sono in corso specifiche verifiche per accertare se la pistola può essere collegata con le azioni delittuose ( per lo più intimidazioni e regolamenti di conti) che si sono succedute dall’inizio dell’anno in Valle Peligna.