CANTIERE INFINITO ALLA STAZIONE, CASCIANI TUONA CONTRO LA DITTA

Salva la cerimonia dell’ottantesimo anniversario del bombardamento della stazione ferroviaria di Sulmona, avvenuto il 27 agosto 1943, per onorare le 104 vittime, ma il programma ĆØ stato stravolto a causa dei lavori del primo lotto nel piazzale dello snodo ferroviario non ancora terminati, dopo ben tre anni. ā€œLa ditta aveva preso l’impegno che prima del 27 agosto avrebbe riconsegnato metĆ  dell’opera, cioĆØ tutta l’area parcheggio, ma questo non ĆØ avvenuto provocando inspiegabili ritardiā€, afferma il vicesindaco Franco Casciani, ā€œanche Rfi si ĆØ lamentata con i responsabili della ditta che, dopo non aver rispettato gli accordi, per riaprire al pubblico pretendevano il verbale di collaudo per giustificare un ritardo provocato da loroā€, tuona Casciani. Non ci sarĆ , dunque, la classica cerimonia al monumento ai caduti che, nel frattempo, ĆØ stato rimosso per essere collocato in un’altra parte.

Il Comune ha posto rimedio, organizzando la cerimonia per la deposizione di una corona d’alloro alla lapide in ricordo dei ferrovieri morti in quella circostanza, nei pressi del primo binario della stazione, che avrĆ  inizio alle 11. Non ci sarĆ  nemmeno la santa messa alla chiesa della Madonna Pellegrina, oggetto di interventi di ristrutturazione. Ma per dare significato alla giornata il Comune inaugurerĆ  alle 10 una mostra fotografica dedicata a quel doloroso avvenimento, nei locali dellā€™Archivio di Stato, in viale Santā€™Antonio. “Un gesto di mero ricordo, un onore ai caduti”, conclude il vicesindaco.

3 thoughts on “CANTIERE INFINITO ALLA STAZIONE, CASCIANI TUONA CONTRO LA DITTA

  • Ma casciani ancora vice sindaco ,assessore ..? Madonna che roba ..nn se ne esce piĆ¹…

  • Scusate ma non esistononpenalita’ in caso di ritardi nei lavori?
    Cosa dice il contratto?

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    • Nessuno ha responsabilitĆ  soprattutto i grandi amministratori e politici!!!!!
      l’Italia crollerebbe o si risolverebbero troppi problemi se ci fosse qualche responsabilitĆ .
      Tutti bravi a parlare e decidere ma niente responsabilitĆ .

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