RIAPERTE LE PORTE AI RIFIUTI AQUILANI, LA “SERRATA” DEL COGESA DURA SOLO UN GIORNO

È durato solo un giorno la decisione del Cogesa di chiudere le porte ai rifiuti provenienti dall’Aquila. da ieri, infatti, i camion dell’Asm, la società che gestisce il ciclo dei rifiuti per conto del capoluogo aquilano, ha ripreso a scaricare l’immondizia negli impianti di Noce Mattei. Mentre è stata fissata a lunedì prossimo la data per la ripresa degli incontri tra Asm e Cogesa per arrivare ad un accordo sulla tariffa che risolva una volta per tutte, la spinosa situazione. Ieri, sulla questione dei rifiuti e sulla presa di posizione del Cogesa,  è intervenuto anche il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, che ha voluto rassicurare i suoi concittadini: “Quella di non far scaricare i nostri rifiuti”, dice, “è una decisione unilaterale del Cogesa, del tutto fuori da ogni civile rapporto istituzionale di reciproco rispetto che, come Comune dell’Aquila, abbiamo sempre perseguito. Anche nei mesi scorsi quando il Consorzio è di fatto rimasto orfano di governance, ci siamo prodigati per la ricerca di un accordo condiviso che permettesse di rinnovare il contratto, scaduto il 31 dicembre scorso”. 
“Il nostro obiettivo”, chiarisce il sindaco Biondi è quello di giungere a un accordo che soddisfi le esigenze di entrambe le parti, senza che nessuna debba rinunciare ai propri diritti. Qualora questo non dovesse accadere, valuteremo soluzioni alternative”, conclude il primo cittadino aquilano.
Il contratto in essere stipulato dal Comune dell’Aquila con il Cogesa, scaduto a fine anno, prevede il conferimento a Noce Mattei di 22mila tonnellate l’anno di indifferenziato, ma la trattativa per il rinnovo si è incagliata sul prezzo che l’Asm paga, 110 euro a tonnellata invece dei 158 richiesti dal Cogesa, sia relativo alle ultime due annualità sia per il futuro rinnovo. Condizioni ritenute inaccettabili dal Comune dell’Aquila che dovrebbe mettere in bilancio milioni di euro che non vuole spendere.
“Non è il caso di mettere benzina sul fuoco perché quando la questione sarà definita dirò la mia”, dichiara l’amministratore unico di Asm Lanfranco Massimi che esprime amarezza per la vicenda “perché si tratta di un comportamento del Cogesa che non mi è piaciuto”. 

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