TROPPE BUCHE A SULMONA, A RISCHIO IL PASSAGGIO DEL GIRO D’ITALIA

Le strade di Sulmona che saranno interessate dal passaggio del Giro d’Italia sono attualmente impraticabili e, se non si porrà rimedio nei prossimi giorni, c’è il forte rischio che il capoluogo peligno venga tagliato fuori dalla Corsa Rosa. Il passaggio dei corridori è previsto per il 12 maggio dalla rotonda in località Incoronata per dirigersi in viale Mazzini, Porta Napoli, Circonvallazione Orientale, piazza Garibaldi, via Pescara, via della Repubblica, viale del Lavoro prima di arrivare a Pratola Peligna lungo la strada provinciale 10. Le arterie però presentano buche, crateri, mini voragini ed anche cantieri aperti. Per riparare i punti critici delle arterie stradali servirebbero 100mila euro e si sta facendo la corsa contro il tempo per reperire le risorse. Da Palazzo San Francesco fanno sapere che il motivo della mancata sistemazione delle strade sarebbe quello di una comunicazione arrivata in ritardo sul percorso del Giro d’Italia all’interno della città di Sulmona. Nel frattempo, l’assessore Catia Di Nisio ha richiesto alla Protezione Civile della Regione Abruzzo trenta volontari “in aggiunta alle unità di volontariato che le associazioni locali metteranno a disposizione, per attività di supporto alla gestione dell’evento”.

3 thoughts on “TROPPE BUCHE A SULMONA, A RISCHIO IL PASSAGGIO DEL GIRO D’ITALIA

  • A rischio il passaggio del giro d’Italia a Sulmona x le buche?e i cittadini che la vivono tutti i giorni che rischiano infortuni e danni alle macchine ,no????corsa contro il tempo solo xchè passa il giro,questa è la considerazione x chi vive Sulmona.Vergogna

  • Incredibile,il passaggio del giro d’Italia è a rischio nelle vie di Sulmona,mentre quello dei cittadini che la vivono,no???? Vergogna

  • Non è che le buche siano solo a Sulmona !!!
    Potevano anche controllare un po’ prima e si vede che quelli del giro ancora non riescono ad organizzare una bevuta in birreria !!!
    Però prendiamo la spazzatura indifferenziata di L’Aquila e continuiamo ad avvelenare la valle Peligna e i suoi cittadini.

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